giovedì 20 dicembre 2007

Il Lago dei Cigni

Prologo
Sul palco una leggiadra fanciulla in tutù romantico raccoglie fiori sulla riva di un lago.
L'atmosfera che si respira è senz'altro soprannaturale, infatti poco dopo
alle sue spalle compare un essere gigantesco, metà uomo e metà pipistrello.
Ha cattive intenzioni, si vede subito.
La fanciulla viene risucchiata nelle ali malvagie del pipistrello gigante,
e con una mossa degna di un Brachetti ne esce subito dopo, trasformata in un candido Cigno.
Come spesso accade in questi casi solo la promessa di un amore eterno
potrà salvarla dall'incantesimo e dalla solitudine.


Odette


Atto primo
In una festa nei giardini del palazzo, il Principe Siegfried
festeggia il suo compleanno con gli amici.
Scherzano, ballano, il Buffone di corte tiene lezione di acrobazie.
Poi arrivano il re e la regina.
Il capo è lei, si capisce perchè con un piccolo cenno del suo scettro
riesce a far muovere a suo piacimento tutti i giovani presenti.
La Regina ha già deciso (forse aveva sentito Padoa Schioppa al telefono)
che è giunto il momento che il Principe metta la testa a posto e che scelga una sposa. 
Lui però non è dello stesso avviso: per ribadire il concetto indica più volte
l'anulare della propria mano sinistra e poi dice 'no', con fare deciso.
Alla festa ci sono tante fanciulle, in particolare ce n'è una
con la quale il Principe si lascia trascinare nella danza.
Ma si vede che non è amore, infatti dopo aver danzato il principe sembra triste,
e si mette in un angolo del palco, guardando lontano.
Decide allora di concedersi un po' di svago all'aria aperta,
e si allontana per una battuta di caccia con la balestra nuova
che gli è stata regalata per il suo compleanno.


Atto secondo
Sul lago numerose danzatrici, in bianco, con il classico tutù da cigno nuotano e danzano.
Il Principe rimane incantato dalla vista di una di loro,
è la Principessa Odette, precedentemente trasformata da Rothbart, il mago-pipistrello.
Il Principe e Odette danzano un Pas de deux mozzafiato.
Questo sì che è amore, si vede immediatamente !
(Per inciso, fossi stata in lei , io gliel'avrei data seduta stante...)
Ma Odette,al sopraggiungere del mago, è costretta a correre via,
lasciando alla fine Siegfried con una piuma in mano.
La serata non è andata esattamente come avrebbero voluto.


 Pas_de_deux


Atto terzo
Altra festa a Palazzo, alla quale partecipa anche il Principe, sebbene controvoglia.
Ogni tanto lo si sorprende a guardare nostalgico la sua piuma bianca.
Forse non può fare a meno di pensare che agli altri Principi suoi amici
almeno era toccata una prova meno ardua:
ad uno era bastato scendere da cavallo e dare un bacio alla ragazza
che giaceva semistecchina in una teca di vetro al centro del bosco;
all'altro era toccata in sorte una scarpetta numero 35 1/2,
della quale non era stato poi così difficile scovare la proprietaria.
Lui invece di questa piuma non sa bene cosa farsene:
l'esame del DNA ancora non l'hanno inventato.
Oltretutto adesso si trova proprio in una brutta situazione,
perchè quella sera la Regina pretende che venga scelta la sposa,
ma Odette è troppo lontana e troppo cigno per essere presentata alla suocera.
Ma ecco che il Principe trasale all'improvvisa visione di una fanciulla.
E' Odette!
Ma no, Principe - il Buffone cerca di farlo ragionare - guardala bene, non è lei,
ha soltanto un vestito simile, oltretutto nero...
Ma non ce n'è, il Principe in questa situazione si dimostra proprio un babbo,
e si lascia ingannare dal Mago che usa una tecnica vecchia come il mondo,
quella del vedo-e-non-vedo.
Infatti il Mago mostra al Principe Odile, la sosia di Odette, solo per qualche minuto,
poi la nasconde dietro al mantello e se la porta via.
Per confonderlo ulteriormente, gli mostra anche altre ragazze, piuttosto carine.
Putroppo alla fine Siegfried indica l'anulare della mano sinistra,
ma questa volta non dice di no: vuole proprio sposare il Cigno Nero !
Appena dopo essersi impegnato, in trasparenza dietro una vetrata del palazzo
compare il Cigno Bianco, Odette.
Il Principe finalmente si rende conto di essere stato un idiota, e si dispera.
Un po' come Hugh Grant in "4 matrimoni e un funerale".
Solo che lui non è più in tempo per rimediare, ha fatto proprio un bel danno.


Atto Quarto
Il Principe corre immediatamente al lago, per provare a spiegarsi con Odette,
ma nessuno crede che lei capirà...
Rothbart scatena una tempesta, il Principe sta per affogare,
Odette è disperata, le compagne cercano di dissuaderla,
ma Odette mette in pericolo la propria vita per salvarlo.
Davanti al piacevole imprevisto, anche il mago è sconfitto definitivamente,
l'incantesimo è rotto.
Odette e il Principe sono entrambi umani, vivi e felici.
Almeno per il momento.
Come dice il saggio...l'amore è eterno, finchè dura...


Roberto Bolle e Svetlana Zacharova
con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano
sulle coreografie di Bourmeister e Ivanov.


Signori, questa non è danza, è pura magia.


 

venerdì 14 dicembre 2007

A dream a day

Stasera assisterò in un 'teatrino' dalle parti del Duomo ad uno spettacolo
a proposito di un certo volatile che, ad un certo punto della sua vita,
viene colpito da una certa sfiga,non so bene quale,
non sarà l'influenza aviaria, di questi tempi...?
La storia magari la racconterò dopo, se riesco a capirla.
Diversamente da G., non sono stata colta
da patemi d'animo dovuti all'obbligo dell'abito lungo,
che un'occasione per mettermi un po' in tiro non la perderei mai,
ma adesso mi sento emozionata.
Un po' come la bimba che a nove anni si metteva il primo tutù azzurro
e saliva su un palco che allora sembrava enorme,
elettrizzata e felice come non mai..


LagoCigni

martedì 11 dicembre 2007

A Natale tutti sono più buoni..o quasi

L'approssimarsi delle feste natalizie comincia a sortire i suoi effetti funesti
per chi come te fino alla vigilia non sa dove passerà il giorno di Natale.
 
Chiami l'analista e lo informi che il tuo pensiero costante è quello di farla finita
con un cappio ricavato dagli addobbi natalizi della tua dirimpettaia.
Ti suggerisce una seduta urgente e un referendum per l'abolizione del Natale.
In sostituzione propone una sessione di lavori forzati obbligatoria per tutta l'umanità.
Un giorno di sofferenza collettiva a spaccare sassi in miniera per poter apprezzare
maggiormente i restanti 364 giorni,in effetti,può avere un suo senso.


Nel frattempo, riesumi il giochino degli elfi costretti in catena di montaggio a costruire
bambole  e macchinine, con Santa Claus
che li frusta a sangue se non riescono a completare il lavoro in tempo.
La grafica farà anche cagare, ma l'idea è geniale
e in questi giorni si dimostra sempre un toccasana.


Santa

martedì 4 dicembre 2007

I'm not there. Todd Haynes

La grandezza dell'opera è direttamente proporzionale
al numero di pensionati che abbandonano la sala
prima della fine della pellicola nel cineforum di un paese di provincia.
Questo film, stando al metro di valutazione sopra citato, avrebbe almeno 14 stelle,
e se le merita tutte

lunedì 3 dicembre 2007

Il viso illuminato di una donna, immortalato nell'attimo perfetto dell'innamoramento.
Un uomo e una bambina senza paura sull'orlo di un precipizio.
Una bottiglia di acqua di Colonia rimasta a metà nell'armadietto del bagno, mai più utilizzata.
Una bicicletta da uomo, con il grasso della catena che sporca l'orlo dei pantaloni.
Fotografie in bianco e nero conservate come reliquie.
Un vuoto nello stomaco e la terra che si apre sotto i piedi, improvvisamente.


Il sogno come esorcismo della memoria.

Un amore all'inferno - D.Cugia

Conosci l'uomo che ti dorme accanto?
Sei sicura di conoscerlo davvero?
Ti ha mai tradita?
E per lui c'è soltanto la vita che divide con te, oppure ne ha anche un'altra, soltanto sua?
Cosa fa, dove va, con chi si incontra quando chiude dietro di se' la porta della vostra casa?
Si droga, è coinvolto in un giro di prostituzione, in una setta segreta, magari uccide?
Impossibile...impossibile.
Ma ne sei proprio sicura?
E quanto si può sopravvivere con un dubbio simile?


Kirchner

giovedì 29 novembre 2007

Bruce Springsteen - Milano 28/11/2007

BruceGuitar


La fotografia che segna il mio ingresso ufficiale nel mondo del feticismo.
Dopo il basso di Sting, la chitarra di Bruce.
Un uomo con polmoni e corde vocali in adamantio, suppongo.

mercoledì 28 novembre 2007

Scappo dall'ufficio, stasera c'è un altro pezzo di storia della musica che mi aspetta.


esb


E scusate se è poco.

martedì 27 novembre 2007

Oggi posso dire con certezza di aver sviluppato una nuova forma di allergia:
l'allergia al buonumore.
Se qualcuno conosce una cura che non abbia tra le controindicazioni l'ergastolo,
è pregato di farsi avanti.

lunedì 19 novembre 2007

...e quindi uscimmo a riveder le stelle

La nuova consapevolezza dell'esistenza nell'universo di zone
dove la densità di materia è di 3-4 atomi per metro cubo
mi ha provocato un vago senso di vertigine,
soprattutto nel corso della mattinata passata
in coda sulla tangenziale Ovest.
A parte questo, l'appuntamento di ieri al Planetario
di Milano mi ha dato anche l'occasione
per rispolverare la mia vecchia passione per la mitologia.


Le costellazioni visibili nel cielo di questi giorni ci riportano
al mito di Andromeda e Perseo: ecco, a grandi linee come andò.
Ovviamente ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.


Cassiopea,signora di una certa bellezza, nonchè moglie di Cefeo, re di Etiopia,
stanca di passare le giornate a limarsi le unghie e a lucidare il suo specchio,
decide di sfidare in un concorso di bellezza prima le Nereidi, poi tutte le altre dee.
La divina Era si inalbera più di tutte, si rifiuta di mettersi in discussione, 
forse perchè con l'età che avanza teme che il suo lato B non sia più quello di una volta.
Poseidone per quietare l'ira di tutte queste donne,
le cui lamentele cominciano a dargli il mal di testa,
interviene a mettere a posto le cose.
Allo scopo spedisce un brutto mostro marino, chiamato Cetus,
a devastare il regno di Cassiopea e del marito...
del resto le bombe intelligenti a quel tempo non esistevano.


Questo provoca liti furibonde tra i due reali consorti.
"Tesoro, si può sapere che cosa hai combinato? Per colpa tua c'è un mostro
che se ne va in giro a fare danni nel nostro regno."
E Cassiopea, incipriandosi il naso:
"Oh, insomma, io non ho fatto niente di male,
era solo un diversivo per combattere la noia della vita matrimoniale.
In ogni caso adesso non me ne posso occupare: alle tre ho appuntamento
dal parrucchiere delle dee e alle cinque dall'estetista per la ceretta.
Caro marito, pensaci tu."


Cefeo si reca dall'Oracolo, un suo vecchio amico, il quale, rimasto vedovo e senza figli,
ha come unico passatempo quello di trovare soluzioni fantasiose ai problemi altrui.
Cefeo e l'Oracolo si bevono un paio di birre,
poi il vecchio inizia a stortare gli occhi e ad emettere schiuma agli angoli della bocca.
Alla fine emette il responso.
"Vedi caro amico, il mostro sta flagellando il tuo regno perchè è un gran mangione,
e Poseidone per farti un dispetto ha messo in giro la voce
che dalle tue parti c'è la sagra dello gnocco fritto.
Secondo me se gli si offre dolce, caffè e magari un limoncello
si rassegna e toglie il disturbo. Certo, non aspettarti che ti paghi il conto.
Per iniziare con il dolce, prova a dargli in pasto quella tua figlia, come si chiama?
Ah, sì, Andromeda!
E' carina, penso che possa andare bene, poi stiamo a vedere cosa succede"
"Mah, come richiesta mi sembra un po' esosa,
e comunque prima ne devo parlare con mia moglie,
perchè, come sai, a casa non muove foglia che Cassiopea non voglia."


Cefeo raggiunge la reale consorte al centro benessere e le illustra la situazione.
"Come ? devo pagare una multa agli dei ?
Certo che l'Olimpo è diventato peggio del Comune di Milano...
Va bè, si prendano pure nostra figlia, tanto quella perditempo
pensa solo a studiare, non troverà mai un marito come si deve.
Meglio che ce ne liberiamo finchè siamo ancora in tempo."


Dunque la povera Andromeda, senza nemmeno avere il tempo di fiatare,
viene prelevata dal palazzo e legata ad una roccia,
ad aspettare l'arrivo del mostro che la divorerà.


A questo punto sopraggiunge un tizio, di nome Perseo, uno che pare non faccia altro
che andarsene in giro ad uccidere mostri.
Fatta fuori la bestiaccia, porta in salvo la fanciulla, ma in cambio pretende
dal padre di lei la mano di Andromeda.
Ovviamente ad Andromeda nessuno domanda nullà, ne' se volesse essere salvata,
ne' tantomeno se le andasse bene sposarsi, ma del resto, non si può dire
che la ragazza fosse nella posizione di poter scegliere.


Al re Perseo sembra un bravo ragazzo,
e lo porta a casa per presentarlo alla futura suocera,
ma l'accoglienza di Cassiopea non è delle migliori.
"E questo sarebbe il futuro sposo di nostra figlia?
Bè, non è affatto male, ha anche un gran bel cavallo, però insomma,
uno che se ne va in giro agitando una testa mozzata
come fosse un trofeo..mi sembra un po' tocco.
E poi, quelli cosa sono? Serpenti?
Che schifo! Marito, caccialo via prima che mi macchi il parquet del salotto."


Le nozze alla fine vengono combinate, anche se proprio sul più bello si fa avanti
il terzo incomodo, e Perseo è costretto a metter fuori combattimento anche lo zio di Andromeda.
Fineo, lo zio, avrebbe voluto sposarsi lui la ragazza, e questa storia del matrimonio
combinato con l'ultimo venuto proprio non gli va giù.
Perseo allora gli punta contro la testa mozzata che si porta sempre dietro e
le cui proprietà pietrificanti iniziano a dimostrarsi utili.
Lo fa a cuor leggero, del resto si sa che nella mentalità maschile
è meglio avere un morto sulla coscienza oggi che un paio di corna domani.


Per la cronaca, Perseo e Andromeda ebbero diversi bambini, qualcuno dice 5, altri 7.
Anche la stessa Andromeda non se lo ricorda di preciso, dopo il quarto ha smesso di contarli,
e si dice che gli sbalzi ormonali provocati dalle continue gravidanze le abbiamo provocato
una forma di depressione.
Pare che Perseo abbia smesso di ammazzare mostri per dedicarsi allo sport, ma che i risultati
non siano stati altrettanto positivi.


Cassiopea, Perseo, Andromeda e Cetus sugli schermi del cielo autunnale,
magari non a Milano, a causa dell'inquinamento luminoso,
ma un po' più in periferia sì.
Buon divertimento.


cefeocassiopeaandromedaperseo



mercoledì 14 novembre 2007

Scienze applicate

Un punto x0 si dice punto di equilibrio stabile
se il sistema ritorna allo stato di equilibrio dopo una piccola perturbazione.


Un punto x0 si dice punto di equilibrio instabile
se il sistema si allontana dallo stato di equilibrio dopo una piccola perturbazione.

lunedì 12 novembre 2007

Seta - A.Baricco

Sembra che mentre gli uomini partono e ritornano,
e prendono decisioni, le donne non facciano altro che stare ferme ad aspettare.


Ma mentre gli uomini agiscono le donne amano.
Ed è per questo che tutto gira intorno a noi,
e siamo noi a determinare le azioni altrui.


Forse il segreto sta nel diventare consapevoli di questo potere.

martedì 6 novembre 2007

Un cuore in inverno

Un A4 appeso al campanello ti avvisa che il Dottore ha cambiato studio.
Prima porta a destra.
Ma a destra, guardando il cartello, non ci sono porte, 
e la prima porta a destra girandosi nel verso del cartello non ha proprio l'aria di essere quella giusta.
Siamo di fronte ad un test, non c'è dubbio. La risposta esatta è seconda porta a sinistra.
Bastardo.
La sala d'aspetto,in condivisione con un medico generico, è gremita di pazienti,
e la convivenza con altri esseri parlanti poco prima della visita, per quanto breve,
riesce a metterti addosso un'ansia inimmaginabile.
Avresti bisogno di una sigaretta, ma non si può neanche fumare.
Bastardo dentro.


Dopo alcuni minuti compare sulla soglia, ti siedi e cerchi di dissimulare tranquillità.
Senza riuscirci.
Come al solito il Dottore ti scruta per un po',
e dopo averti fatto qualche domanda inutile
all'unico scopo di vincere la tua reticenza..


Doc:          "Sa, lei ricorda un po' la protagonista di uno di quei film francesi."
Bellystar:  "Quelli in cui nessuno parla ..?"
Doc:           "Esattamente. Ha presente "Un cuore in inverno" ?"


Considerato che fino a due visite fa gli ricordavi sua cugina,
ora, immaginandoti il faccino di Emmanuelle Béart nei panni della bella violinista
pazza d'amore, decidi di prendere l'osservazione come un complimento.
Particolare irrilevante, da quando assumi sostanze psicotrope riesci ad immedesimarti solo nella parte del liutista incapace di provare emozioni.
Ma meglio tacere, è scientificamente dimostrato che la verità nuoce gravemente alla salute.
Propria ed altrui.


Poi arrivano le lodi sulla tua perseveranza e regolarità nel seguire la cura che ti ha prescritto.
Ti chiede anche un autografo. Glielo fai, con dedica. Su un assegno non trasferibile.
Solo che essere considerata una secchiona anche dal medico un po' ti infastidisce,
alla fine cedi e qui la verità viene fuori.


Bs:    "Dottore, tesserebbe le mie lodi anche se sapesse che ogni tanto
sulle sue pillole ci bevo sopra un Martini ?"
La reazione è del tutto inaspettata.
Doc: "Certo, anzi, può berne anche due, se vuole"


Abbassa gli occhi sul ricettario, scrive e consegna.
Potresti giurare che quello scarabocchio sotto 'R*m§*£ 30mg orodispersibile 1 pastiglia prima di coricarsi' significhi '1-2 Martini Bianco con ghiaccio, al bisogno'.

mercoledì 31 ottobre 2007

Tra gli svantaggi di non sapere esattamente chi sia il tuo capo
c'è anche quello di non avere chiaro
chi sarà il primo al quale dovrai comunicare
l'intenzione di dare le dimissioni

venerdì 12 ottobre 2007

L'angolo della casalinga, e del casalingo

Ebbene sì, anche io a volte spadello.
Ma il grembiule non me lo metto, non è in linea con i miei canoni estetici.


Dolce di mele al cucchiaio.


Ingredienti (2 persone):
2 mele golden
100g di farina
75g di burro
60g di zucchero


1) Sbucciare e tagliare le mele a cubetti.
Cospargerle con un cucchiaio di zucchero,
una spruzzata di succo di limone e
mezzo bicchierino di rum (ma anche uno)
Lasciarle riposare in un piatto.


2) Nel frattempo mescolare con un cucchiaio di legno
lo zucchero con il burro fino a formare una crema,
dopodichè aggiungere tutta la farina in una sola volta
e impastare molto delicatamente con le mani,
fino a formare una granella uniforme.


3) Versare in una vaschetta di alluminio (o due stampi monoporzione) le mele e
sopra la granella, facendo attenzione a coprire i buchi ma senza premere.
Infornare a 220° per circa 40 minuti, finchè la crosta non diventa dorata.
Cospargere con una spolverata di cannella.
Conservare fuori dal frigorifero, altrimenti il dolce tende ad indurirsi.



giovedì 11 ottobre 2007

Danziamo, danziamo



Non basta stare in mezza punta, tenere il bacino in retroversione,
i glutei contratti, le spalle aperte e la testa alta,
nell'unica posizione al mondo in grado di aumentare la tua altezza virtuale
di dieci centimetri. Lasciandoti comunque nana.
Non basta dover sorridere anche se l'immagine che vedi
mentre incedi verso lo specchio più che un sorriso soave
ti ispira, a fasi alterne, compassione o risate.
Non basta no. 


Perchè si può anche provare a sincronizzare la torsione
dei fianchi in maniera da stare nei 4/4 del maqsoum,
ma di starci giusta giusta,
come 'rubando' un po' del tempo successivo,
a favore della fluidità del movimento.  
La Maestra, che oltre a essere una diva della danza orientale,
è anche diplomata al Conservatorio,
per spiegarti come si fa prende ispirazione
dalla tecnica del 'rubato' di Chopin.
Solo che neanche rapinando una banca del tempo
riesci ad avvicinarti al risultato desiderato.
Ma non importa, come si dice..
si prova, si prova si prova..e alla fine ci si riesce.
Forse.


Io non credo si possa capire
il senso di quest'attrazione
e allora che dire che fare,
meglio danzare, dai
danziamo danziamo,
indossiamo sorrisi smaglianti
ed abiti ricchi e sgargianti
e danziamo,
ripetiamo il rituale più antico del mondo ed in tondo
danziamo danziamo
continuando a mostrarci per ciò che non siamo
e che non saremo mai


[Io,Carlo - Danziamo]

lunedì 8 ottobre 2007

Bellystar e il matrimonio - Episodio1

Pianterreno
InquilinaPianterreno: "Signora,signora, ascolti, dovrebbe dire a suo marito..."
Bs :   "...?... veramente non ricordo di essermi mai sposata."
IP:  "Ah! bè, e io che ne so!
       siete sempre insieme lei e quel ragazzo là!"
Bs :   "Si, abitiamo insieme, ma non è mio marito dividiamo solo l'appart.."
IP:  "Sì, sì..comunque, dica a suo marito
       che è venuto il postino,
       aveva una cosa importante da consegnargli"
Bs: "Eh, va bene, grazie, riferirò"


Settimo piano
Bs:                "Ciao, sai, la signora del pian terreno mi ha detto di dire a mio marito.."
Coinquilino:    "Sì? Dimmi pure.."
Bs:             ...
                 ???
                   ...
                 "Esco un attimo a comprare le sigarette.."


 

giovedì 4 ottobre 2007

Non sono mostra, non sono velenosa...

Medusa_Pike


...soltanto un po'...nerviosa, come recita il buon Capossela.
Per  dirla tutta, penso che se fossi un uomo probabilmente in questi giorni mi pruderebbero le mani.
Ma non lo sono, quindi non mi resta che escogitare metodi più femminili per gestire la situazione.


Elenco delle possibili soluzioni:
- cambiare domicilio (la fuga, metodo molto femminile)
- la psicoanalisi, ma con un analista molto paziente
- cambiare posto di lavoro (variante del punto 1)
- eliminazione fisica di un individuo opportunamente selezionato
- dedicare lunghe giornate allo shopping


Ora, di queste soluzioni, quattro sono già state sperimentate in abbondanza.
E oltretutto non sono dotata di sguardo pietrificante, il che si dimostra un problema.

mercoledì 3 ottobre 2007

Police - Torino 02/10/07

BassoSarà che di vedere un concerto dei Police non ci speravo più da anni,
e viste le difficoltà del viaggio Milano-Torino
fino all'ultimo avevo perso le speranze di vederli salire sul palco.
Invece c'ero, appena in tempo.

Il basso di Sting è consumato, ma il suono no.
Lui e il suo basso sono come un gran vino, invecchiando migliorano.
Un altro pezzo di storia della musica che rivive, e un altro piccolo sogno di bambina che si realizza.
 

lunedì 1 ottobre 2007

Il fine settimana è iniziato con shopping all'outlet del cachemire, un vero luogo di perdizione,
e si è concluso con un pomeriggio all'hammam, a farsi coccolare e massaggiare.
Un nuovo libro iniziato, e lasciato a metà solo perchè troppo bello per essere consumato troppo  in fretta.
E poi la sorpresa di due biglietti per il concerto dei Police a Torino, al quale avevo ormai rinunciato, che escono dal cilindro del coinquilino all'ultimo minuto.
Di conseguenza, la nausea dopo un solo giorno di lavoro sinceramente non me la spiego.
O anche sì.

venerdì 28 settembre 2007

Time Material Girls

“Living in a material world

And I'm a time material girl”

 

Alla fine degli anni '80 Madonna diventava un modello per tutte noi scendendo la scalinata

fasciata in abito di raso confettato come Marilyn in 'Come sposare un milionario'.

Un po' meno gloriosamente, le Material Girls sono state riportate recentemente sui grandi schermi dalle sorelline Duff forse ispirate da quella svampita di Paris Hilton.

 

In realtà, da tempo il mito della Material Girls si è infranto

"contro gli scogli banali della vita quotidiana",

per lasciare il posto alla realtà un po' meno rosaconfettata delle Time Material Girls.

 

Come un gran numero di colleghe, dopo una laurea in una disciplina scientifica,

ci si ritrova a fare le consulenti in un ambito che non c'entra nulla con quello per cui si è studiato.

Time material, tradotto in termini più pratici, significa che siamo assunti da una società di consulenza, ma poi allocati in aziende solitamente di medio-grandi dimensioni,

che per il nostro lavoro pagano a consuntivo, cioè sulla base del tempo lavorato e non dei risultati,

la società di consulenza, che a sua volta paga noi.

I vantaggi di tutto ciò sulla carta ci sarebbero anche, la possibilità di diversificare le esperienze,

di crescere professionalmente e, se proprio ti trovi male in un posto di lavoro, cambiare un po' più facilmente.

Ma la realtà è che difficilmente si trova un giusto compromesso

tra l'essere sballottati da un'azienda all'altra, (e spesso da una città all'altra)

e l'essere dimenticati per anni su un'attività, con pochissime soddisfazioni

e ancor meno possibilità di avanzamenti di carriera.

 

In più, in questo mondo di trentenni precari non ci possiamo

neanche permettere il lusso di scendere in piazza ne' di cedere al lamento,

perchè, almeno questo, la maggior parte di noi ha la certezza

di avere uno stipendio ragionevole alla fine del mese.

 

A conti fatti, l'unica cosa che accomuna le MG alle cuginette povere TMG

è che entrambe non possono fare a meno di esprimere la propria femminilità sfogando le proprie frustrazioni nello shopping.

Peccato che mentre Madonna e Marilyn sfoggiavano collier e bracciali tempestati di brillanti,

qui al massimo ci si può permettere un paio di jeans tempestati di Swarovsky.

Ma un paio solo, e comprati all'outlet.

 

Ma attenzione...tutto questo sta per cambiare...

 

[..to be continued..]

giovedì 27 settembre 2007

Romanzo Criminale - G. De Cataldo

Ogni cosa è calcolata e organizzata nei minimi dettagli,
come una società per azioni del crimine.
La 'mission' è quella di conquistare Roma.
Per questo il sangue scorre a fiumi,
senza guardare in faccia a nessuno, perchè negli affari tutto è consentito.

Tutt'intorno è la giostra dell'irrazionalità:
poliziotti persi dietro a puttane che girano in Jaguar,
ragazze per bene innamorate di implacabili assassini,
assassini nostalgici che dedicano il villone a una marca di lavatrice,
quella che vendevano quando erano poveri.
E ancora, avvocatesse infoiate pronte a far scarcerare un criminale per salvaguardare la dignità, e carcerati pronti ad andare incontro ad una morte certa pur di ottenerla, la libertà.

In tutto questo, cosa sia accaduto davvero e cosa no
forse è meglio evitare di chiederselo.


 

lunedì 17 settembre 2007

Quo vadis, baby? - G.Verasani

Nella vita di ognuno c'è uno spartiacque, qualcosa che divide il prima dal dopo.
E se vedi un'ombra dietro l'angolo, è il Passato che è tornato a farti visita.
Tu puoi solo decidere se voltargli le spalle oppure andargli incontro.


[...]
"Facciamo un gioco"
"Quale?"
"Che siamo felici, e che va tutto bene"
[...]

venerdì 14 settembre 2007

Una festa a sorpresa

L'esperienza in Marocco per una vacanza-studio di danza orientale non è un fatto nuovo,
ma le sorprese non sono mancate.
L'evento quest'anno è stata la festa finale.
Si sa, quando si va in vacanza in gruppo, l'ultima sera bisogna fare qualcosa di speciale,
che renda indimenticabile i giorni trascorsi insieme, e visto che l'organizzazione non manca,tutto è già stato deciso da tempo.


Prima di partire ricevi l'avvertimento 
di mettere in valigia un abbigliamento adeguato da sfoggiare alla festa orientale di fine stage.
Bene, siamo donne, e si sa, l'apparenza prima di tutto,
anche andassimo in mezzo al deserto è indispensabile sapere se nel kit di emergenza insieme all'Amuchina
bisogna mettere anche scarpe col tacco e smalto per un unghie.
Così in valigia, oltre ai costumi da battaglia per le lezioni
finisce il completino da danza dalla linea sobria, ma rigorosamente rosso e luccicante,
in tinta perfetta con la tonalità di rossetto Chanel appena acquistata.


Appena arrivate ci viene detto che al posto della classica festicciola privata,
quest'anno la maestra ha deciso di accettare l'invito di un amico,
un francese che ha scelto il Marocco come seconda patria.
Lì ci saranno i suonatori di darbouka, così potremo danzare, 
e... attenzione... ci saranno delle Sorprese.


Pochi giorni prima della fatidica festa scopri
che la Sorpresa in realtà sei tu, insieme alle tue compagne di danza.
Perciò, per espressa volontà del padrone di casa,
mentre gli ospiti si intrattengono per l'aperitivo, sarete accompagnate nel camerino,
dove avrete modo di prepararvi e lì resterete fino all'inizio dello spettacolo.


Ti chiedi se la richiesta successiva non sarà per caso quella di intrattenere gli ospiti alla fine della serata (ehm..), e già riesci distintamente ad immaginarti la Sorpresa finale: la torta, ovvio.
Una enorme, quella dalla quale uscirai vestita come Bridget Jones alla festa a tema 'preti e lucciole'.
Prima ti disperi,Il vestito rosso potevi lasciarlo a casa...
pensi che in dotazione avrai calze a rete, body nero e codina di peluche rosa..
forse dovevi portare il boa di piume rosa ricordo di un capodanno a Madrid !?
Poi ti preoccupi un po', anzi molto, ma rifletti: se proprio la cosa dovesse mettersi
male hai sempre la speranza che gli ospiti finiscano col preferire carne più fresca della tua.


Alla fine non solo le preoccupazioni si rivelano del tutto infondate,
ma l'esperienza finisce con l'essere al di sopra di ogni aspettativa.
Varcato un portico nella kashba, ti ritrovi in un palazzo meraviglioso,
che pare sia stato la sede del Consolato Spagnolo.
Attraversando fumi di incenso (ribadisco, incenso),
siamo catapultate all'improvviso dentro un'atmosfera da mille e una notte
Il clima che si crea nel camerino come sempre è fantastico,
complice anche un vino spagnolo forse un po' giovane, ma niente male.


All'ora stabilita per lo spettacolo ci annunciano
un leggero ritardo per l'atteso arrivo di un Console.
E bè certo...ballare senza almeno un Console tra il pubblico non vale la pena...
Che poi, che questo personaggio con indosso un cappello piumato e accompagnato da signora in caftano brillantato, sia davvero un Console ti rimane il dubbio fino alla fine ..


Sulle preferenze sessuali della stella nascente della danza orientale maschile, 'guest star' della serata,
invece sciolgo ogni dubbio, quando vedo il ballerino tirare per il braccio una danzatrice
per farsi dare i consigli dell'ultimo minuto sull'abbigliamento e
pregare un'altra di prestargli una cintura bianca con le monetine dorate appena prima di uscire in scena.
Che peraltro gli donava parecchio.

lunedì 10 settembre 2007

L'indignata speciale

Il post sulle vacanze per ora è rimandato.


Ieri sera incollata alla televisione su Blu Notte, nemmeno i fuochi artificiali che esplodevano per la festa del paese sono riusciti a dissuadermi.


Tengo a precisare che non ho alcuna posizione pseudo-politica sui fatti del G8 di Genova, e, indipendentemente dalle motivazioni, guardo alle manifestazioni di piazza da lontano, e con un po' di diffidenza, pensando che ci siano modi più efficaci per esprimere il proprio dissenso, e che basterebbe non dico leggere, ma anche solo vedere il film tratto da 'Il dottor Zivago' per capire che da che mondo è mondo non sono certo i manifestanti a decidere se una manifestazione sarà pacifica o meno .


La trasmissione l'ho guardata perchè Lucarelli è bravo, perchè le sue trasmissioni sono una delle rare occasioni in cui vale ancora la pena guardare la televisione, perchè fanno pensare e io volevo capire.


Ovvio che le reazioni siano state immediate.


Che dire? non meditate gente, non meditate. Che tristezza.

giovedì 23 agosto 2007

Il vento fa il suo giro

Tra le sfighe automobilistiche mancava giusto all'appello la presa in ostaggio dell'auto da parte delle forze dell'ordine.
Ieri ero in via Savona per appuntamento culturale al cinema Mexico.
A proposito, 'Il vento fa il suo giro' di Giorgio Diritti è proprio un bel film.
Pluripremiato all'estero e, come succede spesso, considerato pochissimo dai distributori italiani.
Peccato non aver visto la fine.
Dopo un'ora e mezzo, in sala le luci cominciano a spegnersi e la proiezione si ferma, ci dicono che la corrente è saltata anche fuori.
Nell'attesa usciamo e mentre io cazzeggio nella hall
non preoccupandomi minimamente della folla che intanto si è raccolta in strada mi chiamano


G.: "scusa, ma il fatto che ci siano delle fiamme
che escono da un tombino proprio vicino alle nostre macchine
non ti interessa più di tanto? "


Il tempo di uscire in strada e la via era bloccata e presidiata.
Nell'ordine arrivano, a sirene spiegate: Polizia, Vigili del Fuoco, Ambulanza, Polizia Municipale,
camionetta AEM Pronto Intervento Gas, camionetta AEM Pronto Intervento Elettricità.
I vigili del fuoco posizionano i nastri per isolare la zona, da marciapiede a marciapiede.
In trappola rimangono alcune auto, poche per la verità , ma una di queste ovviamente è la mia.


Resto lì tra le scene da Blade Runner, con la speranza di recuperare l'auto sana e salva, ma anche con quella di riuscire a familiarizzare con qualcuno dei Vigili del Fuoco.
Tra i primi grandi amori della mia infanzia, al secondo posto dopo Capitan Harlock, c'era il draghetto Grisù.


Alla fine le fiamme vengono domate senza danni,
però mi domando se forse non dovrei seriamemente pensare di portare la mia macchina a Lourdes.
Ovviamente non ci andrei guidando, ma la farei portare là dal carro attrezzi, che non si sa mai..

mercoledì 22 agosto 2007

Uh ..!

Definizione
Con il termine “Uh” si indica il collega che, nonostante gli sforzi,
non riesce a farsi comprendere dagli altri appartenenti al genere umano.
Andatura con braccia ciondolanti, occhio perennemente spento,
il contributo di Uh alle attività dell’ufficio è lo stesso di un pezzo d’arredamento.


Etimologia del nome
Il termine “Uh” è di origine onomatopeica.
Uh è infatti il suono disarticolato che esce dalle sue labbra ogni volta che prova ad esprimere un concetto.
Un concetto qualunque, non importa che la domanda sia aperta o chiusa.
 - Scusa .. ?
 - “Uh!”
 - “..mi giri il documento ?”
 - “Uh!”
Proviamo il confronto con i grandi temi:
 - Cosa ne pensi dello sviluppo sostenibile, della globalizzazione, della situazione attuale nel Darfur ?
 - Uh, Uh..Darfuh ?!.
Bene. Grazie


Comportamento
Se gli viene assegnato qualcosa da fare, “Uh” si lamenta di essere carico di lavoro,
di avere sulle sue spalle tutte le responsabilità dell’azienda,
che senza di lui dovrebbe senz’altro chiudere i battenti.
Non ottendendo l’effetto desiderato, inizia a fustigarsi la schiena,
si strappa i capelli (ma di solito non li ha) , si rotola sul pavimento fingendo una crisi epilettica,
infine, vedendo che nessuno alza il telefono per chiamare il 118
si rimette alla scrivania, abbassa la testa sul pc mugugnando‘uh…’ .
Ovviamente il lavoro assegnatogli rimane incompiuto, perché anche nella remota ipotesi
che gli venisse voglia di fare qualcosa, comunque non saprebbe da che parte incominciare.
Se arriva il capo a domandargli come mai, lui ricorre al piano B, anzi, al piano U: alza la testa e “…Uh…?”.
Il capo lo guarda prima perplesso, poi rassegnato, e infine assegna la mansione a qualcun altro.
Nelle rarissime occasioni in cui Uh si cimenta in attività vagamente assimilabili a qualcosa di produttivo,
si alza in piedi, e in mezzo all’ufficio uhluhla di aver appena risolto tutti i problemi del mondo,
mentre con la coda dell’occhio si accerta che il capo lo senta.
Subito dopo si risiede, e ritorna a sbadigliare, l’occhio da triglia.


Habitat
Caratteristica peculiare di ‘Uh’ è che si trova dappertutto, 
è un po’ come il prezzemolo degli uffici, ognuno ha il proprio.
In effetti, la razza degli Uh è veramente numerosa.


Come riconoscerlo
Non è sempre facile riconoscere un Uh a prima vista,
nonostante abbia avuto modo di studiare da vicino un certo numero di soggetti,
una volta mi è capitato personalmente di incontrare in ascensore
un esemplare e scambiarlo per uno straniero che non parlava nè comprendeva la nostra lingua.


Di seguito segnaliamo uno degli illustri personaggi che si sono occupati della specie:
 **** Uh ****

martedì 21 agosto 2007

Countdown

Non è per farlo pesare, ma nonostante il tempo settembrino e gli uffici ormai pieni per me mancano quattro giorni alle vacanze. Ieri ho completato l’acquisto di infradito a prezzo stracciatissimo  e oggi ho in programma l'acquisto di un costume da bagno.
In un altro continente mi aspettano sole, pause con tè alla menta e tanta, tanta danza.

martedì 14 agosto 2007

Sto scoprendo la musica di Vinicio Capossela.
Da sabato a casa sono sola,
la poesia e l'ironia delle sue canzoni stanno accompagnando ogni momento
di queste giornate solitarie dentro una città vuota
ed è sempre bello scoprire che anche così qualcuno può regalarti delle emozioni.

venerdì 10 agosto 2007

Diario di un'ipersensibile

L’uomo che possiede la tua anima ti sfiora, succede per caso:
siete seduti uno accanto all’altra con gli avambracci che si toccano appena.
Nessuno dei due si sposta.
Lui perché forse a quel contatto non fa nemmeno caso, 
tu perché moriresti lì, con la sensazione della sua pelle sulla tua.
Il tutto dura al massimo una decina di secondi,  
la sera torni a casa con tanta adrenalina in corpo da non riuscire ad addormentarti.
E sei felice come se aveste fatto l'amore. Forse di più.


Ti chiamano un 'tipo olfattivo', a volte ti capita di girare in cerca della sorgente di un profumo.
Giri per un quarto d’ora in cerca di una pianta di gelsomino.
Non importa che tutti ti prendano per pazza e ti ricordino
che nel parcheggio di un centro commerciale sulla Lorenteggio
l'unico odore distinguibile è quello dei gas di scarico con restrogusto di asfalto bruciato.
Il profumo tu lo senti, forte, e infatti il gelsomino c'è,
sopravvive nascosto da una rete in un angolo del parcheggio. 


Il profumo di un vino ti inebria, riesci a sentirla tutta la sua storia,
la difficoltà sta solo nel riuscire a dare un nome a tutti gli aromi,
quello di dare un nome alle cose è un'attività che hai trascurato negli anni.
 
Altri odori sono insopportabili, come un pugno nello stomaco, ti portano sul punto di svenire.
A volte sei costretta a iperventilare, per non doverti piegare in preda alla nausea.
Altre volte masochisticamente non puoi fare a meno di respirare, fino al cortocircuito cerebrale.
Lo stesso effetto di certi pensieri.
Il pensiero del Futuro.
Provi a sforzarti di immaginare la vita tra qualche anno ma è impossibile,
tutto converge in un intreccio informe di luci e suoni,
la sofferenza si fa insostenibile finchè tutto si spegne.


Un attimo di gioia anche solo intravisto ti riempie la vita per giorni, per mesi.
E se arrivi così vicino da poterlo toccare il tuo viso illuminato
fa voltare la gente per la strada
per fargli dire quanto sei bella.
Ma non puoi trattenerli questi momenti di gioia, non ci sei abituata, 
è troppo forte la convinzione di non meritarli.


Chi ha studiato ti dice che il tuo stato è simile a quello di una persona ricoperta di ustioni,
e che così non si può continuare a vivere.
Bisogna mettersi addosso una seconda pelle che ripari dal vento.
Come un abitino fatto su misura. Trasparente, ma morbido e caldo.
Decidi che si può tentare.

giovedì 9 agosto 2007

Rain women

Sono tante le donne alle quali il temporale accende i sensi.
Sarà che la paura e il desiderio facilmente si mescolano,
o forse perché da bambine uscire di nascosto sotto la pioggia
era la cosa che dava il massimo senso di libertà e trasgressione.
Può essere un problema se la bufera scoppia mentre si è in ufficio,
e soprattutto se non si è nell’ufficio giusto.

venerdì 3 agosto 2007


Ancora una volta al Bivio si è scartata l’opzione che per molti significherebbe sicurezza,
ma che per te sarebbe solo una catena alla caviglia, e nemmeno dorata.
Il Ministero dopo otto anni dalla laurea e dal concorso, ha deciso di offrirti il Posto Fisso,
e ti chiede di decidere in soli due giorni di cambiare tutta la tua vita e cimentarti in una carriera
malpagata  e senza prospettive.
Spero solo di aver lasciato il Posto a qualcuno che pensa di avere la vocazione per insegnare.

mercoledì 1 agosto 2007

La Lunga Estate Calda - Spamming

Il Supergiovane dell'ufficio si alza, rosso in viso, visibilmente allarmato,
si aggira per l'open space gridando:
'Attenzione a tutti, scusate, se vi è arrivato da me un link via msn non apritelo, per favore'.
'Cos'hai combinato?'
'Niente, niente, ma se vi arriva l'url di un link
con il titolo "La mia estate tutta calda",
non apritelo,non sono esattamente le foto delle mie ferie'.
E non siamo su candid camera..

lunedì 25 giugno 2007

Ti prendo e ti porto via - N. Ammaniti

Che prima o poi qualcuno ucciderà lo si sa dall’inizio.
Il fatto è che nell’intrigo di personaggi, tutti più o meno torbidi,
a venti pagine dalla fine continui ancora a domandarti chi ucciderà chi e perché.
Bravo.

martedì 5 giugno 2007

Un bravo venditore

Metti che la tua vecchia auto abbia…l’emicrania (*)
Pensi che bè, almeno ha avuto il buon gusto di farsi venire gli acciacchi prima della revisione annuale, e non immediatamente dopo. Considerato che questa emicrania è molto costosa, alla fine decidi che la cosa migliore sia l’acquisto di un’auto nuova
Il venditore, un biondino pallido molto sicuro del suo fascino,
ti assicura, giura e spergiura che le chiavi dell’auto nuova saranno nelle tue mani, al più tardi, il 25 del mese (scorso).
Son passate due settimane e la macchina ancora non arriva.
Chiedi spiegazioni al telefono.
Il biondino arranca, cerca di deviare il discorso, manco fosse uno scolaretto che ha dimenticato il quaderno.
E’ facile inchiodarlo alle sue responsabilità.
Dopo le decine di scuse, che si fanno via via più patetiche, 
alla fine tutto d’un fiato ti dice che…gli impiegati della motorizzazione la scorsa settimana son stati in sciopero.
L’Italia, si sa, è una repubblica fondata sullo sciopero, e questa è l’unica scusa credibile, devi dargliene atto.
Intanto però stai in silenzio nell’attesa di sentire le ultime novità a proposito delle papille gustative interrotte di suo cugino.
Invece la faccia tosta ti chiede di andare a firmare il passaggio di proprietà della tua vecchia auto.
"Ma..come?! Io sono ancora a piedi e tu intanto hai già venduto la mia auto??" (che era in rianimazione fino al giorno prima) .
La risposta non lascia via di scampo :
“Certo, perché sono un bravo venditore !”


Il libro della Nothomb ti ha fatto venire un po' di curiosità:
tutto sommato uccidere qualcuno potrebbe essere un’esperienza interessante.
E adesso non hai neanche il fastidio di dover scegliere la prima vittima.




* Sono una donna, e non so come definire altrimenti quel qualcosa

che mi han detto avere alla testa ... o testata? del motore

lunedì 4 giugno 2007

Fescion

Il dirimpettaio di scrivania pugliese oggi indossa camicia rosa con collo e polsini bianchi.
Sembra un essere a metà tra un gelataio e uno dei tre porcellini.
Uno dei tre porcellini che vende gelati, ecco.
Noto solo ora il particolare della canottiera in trasparenza.

mercoledì 30 maggio 2007

Niente per caso

Arriva il libro della Nothomb ordinato su bol.
Una lettura tutta d'un fiato mi mancava, ne sentivo il bisogno.
Come il cibo, come il sonno.
L'assuefazione è immediata, non riesci a smettere, e ne vuoi ancora.
E per un po' dopo ti senti diversa, e si risvegliano le inquietudini, insieme alle curiosità.
Non capisci perchè ma ti domandi se non ti stai perdendo qualcosa,
se non dovresti sforzarti di vivere più di così per provare a placare la sete.
Se non vale la pena che i tuoi sensi vengano messi al servizio
di qualcosa di più affascinante e gratificante.
Mentre ora l'unica cosa che ti salva è il fatto di riuscire a spegnere il cervello a comando.

lunedì 28 maggio 2007

L’auto nuova non arriva, ma non mi preoccupo,

tanto credo che presto il problema del mezzo di trasporto verrà risolto in maniera definitiva.

Un’altra settimana di scioperi, ritardi e suonatori di fisarmonica in metropolitana farà avvicinare pericolosamente il giorno di ordinaria follia.

Ieri per portarmi avanti con il lavoro ho estratto i guanti in pelle rossa da strangolatrice.

Alla peggio, in carcere almeno non avrò più a che fare con le aziende di trasporti.

Una nota positiva: il monsone quest’anno si è stancato del clima tropicale e ha deciso di farsi un giro dalle nostre parti, ritardando il caldo torrido e migliorando notevolmente il livello del mio umore, che sempre si intona al grigiore autunnale.

mercoledì 23 maggio 2007

Save as(s)

Lavoro in un posto dove si usano gli emoticons nelle mail ufficiali

e il verbo ‘funzionare’ viene sostituito dal verbo ‘funzicare’.

Sarà il faccione dell'enfant prodige del motomondiale

piazzato all’entrata a far ringiovanire il linguaggio o semplicemente sono tutti rincoglioniti?

Intanto è previsto a breve l'attesissimo arrivo degli elvetici.

E forse è la volta buona che mi arruolo nella legione straniera.

 

ps ah, la riunione prevista per questa mattina a proposito di un problema

urgentissimo e gravissimo è stata spostata per la seconda volta.

mercoledì 16 maggio 2007

Post mortem

Il vecchietto proprietario dell'appartamento condiviso con il 'concqu' (con la cq, perchè il coinquilino è detto anche 'concubino' dalle amiche..) ci ha lasciato, ieri ho appreso la notizia del decesso. Premesso che non ho mai avuto il piacere di conoscere la buon'anima, la mia principale preoccupazione ora e' focalizzata sulle complicazioni che deriveranno dalla dipartita e che probabilmente ci porteranno a levare le tende dalla casa più piastrellata dell'hinterland milanese. 


Fino all'una di notte abbiamo discusso, progettato, fantasticato su nuove strade da far prendere alle nostre vite. E questo mi fa bene, del resto qualunque cosa mi porti a migrare,fisicamente e non, mi fa bene. Non è un caso che dal 15 gennaio 2006 i miei libri siano ancora impilati in ordine sparso intorno alla stanza e alcuni dei miei averi ancora impacchettati.


Alla faccia del bisogno di sicurezza.

martedì 15 maggio 2007

Oggi c'è ...

La voglia di incontrare un’amica che non vedi da un po’, smorzata però dalla consapevolezza che non riuscirai a mostrarti serena,
perché i brutti pensieri sono troppi, e il fatto di non poter raccontare cose che lascerebbero chiunque senza parole vela gli occhi e pesa sul cuore.
La tentazione di isolarsi, per quel senso di infetto che ti senti nell’anima e che cerchi di curare da anni, ma che non va via, non c’è candeggio o analisi che tenga.
E la domanda di come si può, se si può, nascondere sempre, continuare a fare finta che tutto vada bene.
Ma c'è anche il bisogno di bellezza, che ti porta a comprare dei fiori e prepare dei biscotti.

giovedì 10 maggio 2007

Notizie dal binario 9 e 3/4


 

Visti i presupposti non oso immaginare la scena del primo bacio di Harry Potter:

ma per caso il film sarà vietato ai minori?

 

E a proposito, già che mancava giusto una lettera di presentazioni.

Per la serie, ‘Piccole avvelenatrici crescono’, et voilà:

 

You scored as Severus Snape.

 











You have a very dark exterior, which makes others automatically form negative opinions on you. But those who have truly gotten to know you know that you're an astounding person that has been through certain life-altering events that make you so unique. You never wear your feelings on your sleeve, making you very secretive. You can be unfair because you hold strong grudges and may love revenge a little too much. You're mysterious and even somewhat misunderstood. But that's why you're such an interesting person.












































































Severus Snape










 



75%


Sirius Black









 



69%


Hermione Granger









 



63%


Luna Lovegood









 



63%


Lord Voldemort









 



56%


Harry Potter









 



56%


Percy Weasley









 



56%


Ron Weasley









 



53%


Neville Longbottom









 



50%


Albus Dumbledore









 



50%


Oliver Wood









 



47%


Remus Lupin









 



38%


Bellatrix Lestrange









 



38%


Draco Malfoy









 



25%



 

 

Voldemort e Harry Potter a pari merito sinceramente mi danno un po’ da pensare...


martedì 8 maggio 2007

Doverose puntualizzazioni alla nascita del blog


1) Perché "stilenoir": lungi dall’essere un’autocelebrazione al mio modo di scrivere,

(che comunque non mi arrischierei a definire “stile” in generale), più che altro ha a che fare con il mio modo di essere.

Una volta, un’amica mi ha detto che ho un senso dell’umorismo un po’ “noir”,

perchè i miei commenti sulle persone e sui fatti del mondo in generale

sono quasi sempre gelidi, senza lasciare possibilità di recupero o di redenzione.

 

2) Perché manuale di sopravvivenza: perché il fatto che abbia ancora la forza di alzarmi e

affrontare il mondo mi stupisce, sinceramente, ogni mattina.

Sarà merito del cocktail di sostanze psicotrope che assumo

(ovviamente in modo del tutto legale e sotto stretto controllo medico,almeno quasi sempre)

 

3) Questo blog nasce in netta controtendenza,

dopo che alcuni dei blogger storici hanno già pubblicato un romanzo e meditano l’opportunità di chiudere bottega,

e altri l’hanno fatto senza neanche salutare..

Ma si sa, non sono mai stata un tipo molto alla moda.

Intanto si accettano scommesse su quanto durerà .