venerdì 28 settembre 2007

Time Material Girls

“Living in a material world

And I'm a time material girl”

 

Alla fine degli anni '80 Madonna diventava un modello per tutte noi scendendo la scalinata

fasciata in abito di raso confettato come Marilyn in 'Come sposare un milionario'.

Un po' meno gloriosamente, le Material Girls sono state riportate recentemente sui grandi schermi dalle sorelline Duff forse ispirate da quella svampita di Paris Hilton.

 

In realtà, da tempo il mito della Material Girls si è infranto

"contro gli scogli banali della vita quotidiana",

per lasciare il posto alla realtà un po' meno rosaconfettata delle Time Material Girls.

 

Come un gran numero di colleghe, dopo una laurea in una disciplina scientifica,

ci si ritrova a fare le consulenti in un ambito che non c'entra nulla con quello per cui si è studiato.

Time material, tradotto in termini più pratici, significa che siamo assunti da una società di consulenza, ma poi allocati in aziende solitamente di medio-grandi dimensioni,

che per il nostro lavoro pagano a consuntivo, cioè sulla base del tempo lavorato e non dei risultati,

la società di consulenza, che a sua volta paga noi.

I vantaggi di tutto ciò sulla carta ci sarebbero anche, la possibilità di diversificare le esperienze,

di crescere professionalmente e, se proprio ti trovi male in un posto di lavoro, cambiare un po' più facilmente.

Ma la realtà è che difficilmente si trova un giusto compromesso

tra l'essere sballottati da un'azienda all'altra, (e spesso da una città all'altra)

e l'essere dimenticati per anni su un'attività, con pochissime soddisfazioni

e ancor meno possibilità di avanzamenti di carriera.

 

In più, in questo mondo di trentenni precari non ci possiamo

neanche permettere il lusso di scendere in piazza ne' di cedere al lamento,

perchè, almeno questo, la maggior parte di noi ha la certezza

di avere uno stipendio ragionevole alla fine del mese.

 

A conti fatti, l'unica cosa che accomuna le MG alle cuginette povere TMG

è che entrambe non possono fare a meno di esprimere la propria femminilità sfogando le proprie frustrazioni nello shopping.

Peccato che mentre Madonna e Marilyn sfoggiavano collier e bracciali tempestati di brillanti,

qui al massimo ci si può permettere un paio di jeans tempestati di Swarovsky.

Ma un paio solo, e comprati all'outlet.

 

Ma attenzione...tutto questo sta per cambiare...

 

[..to be continued..]

giovedì 27 settembre 2007

Romanzo Criminale - G. De Cataldo

Ogni cosa è calcolata e organizzata nei minimi dettagli,
come una società per azioni del crimine.
La 'mission' è quella di conquistare Roma.
Per questo il sangue scorre a fiumi,
senza guardare in faccia a nessuno, perchè negli affari tutto è consentito.

Tutt'intorno è la giostra dell'irrazionalità:
poliziotti persi dietro a puttane che girano in Jaguar,
ragazze per bene innamorate di implacabili assassini,
assassini nostalgici che dedicano il villone a una marca di lavatrice,
quella che vendevano quando erano poveri.
E ancora, avvocatesse infoiate pronte a far scarcerare un criminale per salvaguardare la dignità, e carcerati pronti ad andare incontro ad una morte certa pur di ottenerla, la libertà.

In tutto questo, cosa sia accaduto davvero e cosa no
forse è meglio evitare di chiederselo.


 

lunedì 17 settembre 2007

Quo vadis, baby? - G.Verasani

Nella vita di ognuno c'è uno spartiacque, qualcosa che divide il prima dal dopo.
E se vedi un'ombra dietro l'angolo, è il Passato che è tornato a farti visita.
Tu puoi solo decidere se voltargli le spalle oppure andargli incontro.


[...]
"Facciamo un gioco"
"Quale?"
"Che siamo felici, e che va tutto bene"
[...]

venerdì 14 settembre 2007

Una festa a sorpresa

L'esperienza in Marocco per una vacanza-studio di danza orientale non è un fatto nuovo,
ma le sorprese non sono mancate.
L'evento quest'anno è stata la festa finale.
Si sa, quando si va in vacanza in gruppo, l'ultima sera bisogna fare qualcosa di speciale,
che renda indimenticabile i giorni trascorsi insieme, e visto che l'organizzazione non manca,tutto è già stato deciso da tempo.


Prima di partire ricevi l'avvertimento 
di mettere in valigia un abbigliamento adeguato da sfoggiare alla festa orientale di fine stage.
Bene, siamo donne, e si sa, l'apparenza prima di tutto,
anche andassimo in mezzo al deserto è indispensabile sapere se nel kit di emergenza insieme all'Amuchina
bisogna mettere anche scarpe col tacco e smalto per un unghie.
Così in valigia, oltre ai costumi da battaglia per le lezioni
finisce il completino da danza dalla linea sobria, ma rigorosamente rosso e luccicante,
in tinta perfetta con la tonalità di rossetto Chanel appena acquistata.


Appena arrivate ci viene detto che al posto della classica festicciola privata,
quest'anno la maestra ha deciso di accettare l'invito di un amico,
un francese che ha scelto il Marocco come seconda patria.
Lì ci saranno i suonatori di darbouka, così potremo danzare, 
e... attenzione... ci saranno delle Sorprese.


Pochi giorni prima della fatidica festa scopri
che la Sorpresa in realtà sei tu, insieme alle tue compagne di danza.
Perciò, per espressa volontà del padrone di casa,
mentre gli ospiti si intrattengono per l'aperitivo, sarete accompagnate nel camerino,
dove avrete modo di prepararvi e lì resterete fino all'inizio dello spettacolo.


Ti chiedi se la richiesta successiva non sarà per caso quella di intrattenere gli ospiti alla fine della serata (ehm..), e già riesci distintamente ad immaginarti la Sorpresa finale: la torta, ovvio.
Una enorme, quella dalla quale uscirai vestita come Bridget Jones alla festa a tema 'preti e lucciole'.
Prima ti disperi,Il vestito rosso potevi lasciarlo a casa...
pensi che in dotazione avrai calze a rete, body nero e codina di peluche rosa..
forse dovevi portare il boa di piume rosa ricordo di un capodanno a Madrid !?
Poi ti preoccupi un po', anzi molto, ma rifletti: se proprio la cosa dovesse mettersi
male hai sempre la speranza che gli ospiti finiscano col preferire carne più fresca della tua.


Alla fine non solo le preoccupazioni si rivelano del tutto infondate,
ma l'esperienza finisce con l'essere al di sopra di ogni aspettativa.
Varcato un portico nella kashba, ti ritrovi in un palazzo meraviglioso,
che pare sia stato la sede del Consolato Spagnolo.
Attraversando fumi di incenso (ribadisco, incenso),
siamo catapultate all'improvviso dentro un'atmosfera da mille e una notte
Il clima che si crea nel camerino come sempre è fantastico,
complice anche un vino spagnolo forse un po' giovane, ma niente male.


All'ora stabilita per lo spettacolo ci annunciano
un leggero ritardo per l'atteso arrivo di un Console.
E bè certo...ballare senza almeno un Console tra il pubblico non vale la pena...
Che poi, che questo personaggio con indosso un cappello piumato e accompagnato da signora in caftano brillantato, sia davvero un Console ti rimane il dubbio fino alla fine ..


Sulle preferenze sessuali della stella nascente della danza orientale maschile, 'guest star' della serata,
invece sciolgo ogni dubbio, quando vedo il ballerino tirare per il braccio una danzatrice
per farsi dare i consigli dell'ultimo minuto sull'abbigliamento e
pregare un'altra di prestargli una cintura bianca con le monetine dorate appena prima di uscire in scena.
Che peraltro gli donava parecchio.

lunedì 10 settembre 2007

L'indignata speciale

Il post sulle vacanze per ora è rimandato.


Ieri sera incollata alla televisione su Blu Notte, nemmeno i fuochi artificiali che esplodevano per la festa del paese sono riusciti a dissuadermi.


Tengo a precisare che non ho alcuna posizione pseudo-politica sui fatti del G8 di Genova, e, indipendentemente dalle motivazioni, guardo alle manifestazioni di piazza da lontano, e con un po' di diffidenza, pensando che ci siano modi più efficaci per esprimere il proprio dissenso, e che basterebbe non dico leggere, ma anche solo vedere il film tratto da 'Il dottor Zivago' per capire che da che mondo è mondo non sono certo i manifestanti a decidere se una manifestazione sarà pacifica o meno .


La trasmissione l'ho guardata perchè Lucarelli è bravo, perchè le sue trasmissioni sono una delle rare occasioni in cui vale ancora la pena guardare la televisione, perchè fanno pensare e io volevo capire.


Ovvio che le reazioni siano state immediate.


Che dire? non meditate gente, non meditate. Che tristezza.