lunedì 29 dicembre 2008

Letterina a Babbo Natale (post mortem)

Caro Babbo Natale.


Mi dispiace che tu abbia fatto una brutta fine, sinceramente. Perchè per una volta hai esaudito uno dei miei desideri.


Ti avevo chiesto un uomo, per questo Natale. Uno vero, di quelli con la U maiuscola.


Ed è arrivato oggi pomeriggio. Come piovuto dal cielo. E' entrato, si è tolto la giacca e dopo avermi detto che ho una bella casa (ma forse era ironico..) ha iniziato a pulire ovunque. Senza bisogno che gli dicessi niente. Ha fatto tutto in meno di tre ore. Mi ha detto che tornerà, ogni lunedì, anche quando io sarò al lavoro. Forse non è un uomo, ma un genio della lampada, uscito dalla lampada di qualcun altro, probabilmente, perchè io non ne possiedo. Ma va bene lo stesso.


Mi dispiace, Babbo Natale..scusami, davvero. Pensavo tu fossi solo un panzone schiavista e psicolabile. Invece adesso devo ricredermi. Spero che dove sei ora non si stia tanto male, in fondo sei stato buono.


Bs

sabato 27 dicembre 2008

The End

E' andata, anche quest'anno. Meno male.
Perchè quest'atmosfera natalizia, sinceramente, aveva un po' rotto il ca..santa

lunedì 1 dicembre 2008

In apnea

Sirena


Vivere in perenne attesa di qualcosa. Che non si sa cosa sia. Se è qualcosa che deve ancora venire oppure è qualcosa che si spera finisca.
Ma senza poter fare altro che aspettare. Tenersi aggrappati al fondo e tenere giù la testa, lasciare che tutto passi sopra, cercando solo di non farsi travolgere, di non farsi troppo male.

martedì 25 novembre 2008

X-Factor o delle noie della vita d'ufficio.

Non pensare mai che la tua vita lavorativa sia fin troppo complicata,
tanto da augurarti che ti venga l'influenza pur di non andare in ufficio,
perchè potrebbe sempre intervenire il fattore X a complicare ulteriormente le cose.


- Due settimane fa. Mercoledì sera (scambio via mail)
X: Ci sarebbe da portare avanti URGENTEMENTE questa attività. Ciao.
(segue richiesta incomprensibile con in cc i vertici aziendali)
Bs: Va bene, ma mi servono le seguenti informazioni...
X: Out of office - Sarò in ferie fino a lunedì.


- Settimana scorsa. Venerdì sera. (scambio sms)
X : Convoca URGENTEMENTE un meeting per lunedì su quest'altra attività.
Bs: Difficile..ma va bene. Non sono aggiornata sulla questione. Tu ci sarai, vero?
X:  No, lunedì sono in ferie, è il mio compleanno.
Bs: Non è vero...mi prendi in giro.
X:  E' vero. Ciao e buon lavoro.


- Questa mattina (sms)
X: Sono a casa con la febbre, se hai bisogno per cose urgenti, chiedi al mio responsabile.

martedì 18 novembre 2008

Bellystar su Youtube

Sapevo che prima o poi il giorno sarebbe arrivato.
E temevo quel giorno. Lo temevo moltissimo.
Perchè credevo che quando sarei finita su Youtube sarebbe stato
con un video che mi immortalava mentre mi incastravo nel velo,
(e senza nemmeno poter vantare la gloriosa fine di Isadora Duncan),
o mentre prendevo una bastonata in testa durante un sa'idi troppo energico,
oppure quando in un volteggio perdevo il controllo del cimbalo,
che atterrava sulla testa di uno spettatore in platea.
Invece no.
Il video è qui, ed è bellissimo.
No, non sono una delle tre gnocche sempre in primo piano,
chè loro son professioniste, o quasi.
Anche chi mi conosce bene forse farà fatica a trovarmi,
però ci sono anch'io. Giuro.


ps
In ogni caso, non illudetevi, non credo che lascerò indizi su come trovarmi...
(e nemmeno diffonderò i dati personali delle tre gnocche)

mercoledì 12 novembre 2008

Alfred Sisley - Neve a LouvenciennesLèggere.
Rilèggere.
Sentire freddo.
Ai piedi.
Al cuore.










Cecilia Chailly - Inverno (F. De Andrè)

giovedì 9 ottobre 2008

The (moving) day - after

Il "day after" è aggirarsi costantemente per casa con strofinaccio in mano
e taglierino tra i denti. Lo straccio per pulire qualunque cosa, che è sporca per definizione, dal momento che non l'hai pulita tu. Il taglierino per aprire uno scatolone ogni volta che ti serve qualcosa.
E' dover spostare qualcosa ogni due passi che fai: non aiuta l'aver portato con te quasi
eclusivamente libri ed abiti senza possedere una libreria nè un armadio.
Infine, è rendersi conto di non avere un briciolo della capacità
tutta femminile di organizzarsi e rendere l'ambiente accogliente.
Ma mi han detto che ce la farò...e io voglio crederci.
Anche a costo di andare a comprarmi un paio di orribili stivali bianchi e rossi.


WonderWoman

lunedì 25 agosto 2008

Di dame, cavalieri e teste mozzate - Primo episodio

Salomè


Ad aprire la rassegna delle cattive ragazze non poteva esserci che lei: Salomè,
la cui figura ha ispirato numerosissimi artisti:
dagli Evangelisti a Carlos Saura, da Tiziano a Moreau.


Fanciulla di nobile origine, notevole danzatrice, ovviamente bellissima.
Ciò basterebbe a far di lei una creatura oltremodo affascinante.
Si aggiunga che la ragazza, parecchio testarda per natura,
era anche dotata di fantasie a dir poco bizzarre.


Tutto ciò accadde una notte d'estate.
Se il Voland di Bulgakov fosse stato lì quella sera
avrebbe assistito a un dialogo più o meno come questo
Per la cronaca, Voland quel giorno aveva altro da fare,
in compenso pare che ci fosse Wilde nascosto dietro una colonna che origliava,
ma lui l'ha riportato un po' meno fedelmente, chè ne aveva bisogno per una tragedia.


Erode: Mi annoio...Salomè, perchè non ci improvvisi una danza?
Salomè: No, ora non ne ho voglia, e poi fa caldo.
    Lasciami guardare la luna in pace.
E.:   Uff...come sei noiosa, tanti soldi per farti studiare
    poi quando ti si chiede di mostrarci cos'hai imparato fai sempre un sacco di storie.
    Dai, danza per me, te ne prego.
S.:   Va bè, però che palle con questa storia della danza. 
    Se proprio insisti ballerò, ma mettiamo in chiaro che anche io voglio qualcosa.
    Tu, sovrano, cosa sei disposto a darmi in cambio?
E.:   Tutto quello che desideri, mia cara.
S.:   Qualunque cosa?
E.:   Certamente.


Cosa desidererà più di ogni altra cosa questa donna misteriosa?
Gioielli ? Non se ne parla! Splendidi abiti? Non sia mai.
Una cucina nuova? Figuriamoci...
La fanciulla vuole una testa.
La testa di uomo, e mica un uomo qualunque.
La testa di Giovanni Battista. Quel Giovanni Battista.


S.:   Bene bene, dunque...
    quel tipo che tieni legato giù nello scantinato, ecco...mi sta antipatico!
    Strilla, dice cose strane, e poi ogni volta che scendo le scale
    per parlargli mi tratta male e non si lascia neanche guardare.
    Invece io voglio guardarlo. Occhi bocca capelli...addominali.
E.:   Mmm...capisco che tu sia infastidita dal suo comportamento.
    Ma forse fa così perchè un po' gli piaci.
    Sai, noi uomini a volte siamo un po' infantili,
    quando si tratta di sentimenti la prendiamo alla larga.
S.:   Bah, io non credo, e comunque non mi importa.
    Ho deciso, voglio che tu lo faccia decapitare:
    voglio la sua testa, affinchè possa guardarlo in faccia per bene.
    Ah, dimenticavo, fammela portare su un vassoio d'argento.
    E che sia argento, non uno di quegli orribili silver plate
    che tu e mia madre avete messo nella vostra lista nozze.
E.:   Ma mia cara, non è che posso far saltare teste così,
    cerca di capire, un uomo nella mia posizione...
    non c'è qualcos'altro che ti piacerebbe avere?
S.:   Avevi detto che potevo chiedere tutto quello che volevo.
    Anche mia madre ne sarebbe felice, sono sicura perchè me l'ha detto lei.
    Adesso sta a te scegliere: testa mozzata o niente esibizione.   
E.:   Uhm! ...certo che ragazza mia, lasciati dire che sei veramente strana.
    Ho paura che queste tue fantasie sanguinolente finiranno col procurarti dei guai.
    Ma se è questo che desideri, sia.
    Sappi però che per quanto riguarda il vassoio d'argento
    non posso garantire nulla, ormai in giro si trovano solo patacche.
S.:   Affare fatto. Schiavo, portami i miei sette veli.
    E fa' attenzione a non spiegazzarli, che non si è mai vista
    una principessa interpretare la dea Ishtar coi veli sgualciti.


E così danzerà, Salomè, segnando il destino di Giovanni Battista.


Von stuck, nel mio quadro preferito, dipinge la testa mozzata sullo sfondo,
e Salomè a seno nudo che se la ride di gusto, come se non ci fosse divertimento
più grande che vedere il proprio capriccio materializzato nella fine di un uomo.
Secondo me anche perchè una volta che è riuscita a vederlo bene,
quell'uomo che le aveva dato tanto turbamento, alla fine non le era sembrato un granchè.


Beardsley la fa levitare su uno sfondo art nouveau,
mentre tiene la testa di Giovanni dritta davanti agli occhi,
che pare proprio gli stia dicendo:
"Guardami. Guardami bene, ora. Perchè non mi hai guardata?" 


Salomè_Beardsley 

mercoledì 13 agosto 2008

Di dame, cavalieri e teste mozzate

Ho deciso di inaugurare una simpatica rubrica estiva.
E' un po' tardi, lo so, la maggior parte di voi tra poco sarà di ritorno dalle ferie,
magari con un nuovo amore, o con il ricordo di romantiche avventure,
di albe e tramonti passati in compagnia della propria dolce metà.
L'estate in effetti è il momento in cui gli scaffali delle librerie pullulano di romanzetti rosa,
che a loro volta pullulano di amori travolgenti e baci appassionati.


Ma qui si va in controtendenza, tanto per cambiare.
Questo ciclo di racconti è dedicato ad alcuni famosi personaggi femminili  
che dei loro aspiranti principi azzurri (ma anche no) han fatto cadaveri.


Il fatto che come parentesi 'rosa' delle mie vacanze
non abbia avuto altro che proposte indecenti da parte di camerieri e bagnini tunisini,
che in ogni momento della giornata non mancavano di ricordarmi che 
si sarebbero volentieri prestati come dispensatori di massaggi e oltre,
ovviamente non ha nulla a che fare con la mia carenza di romanticismo.


Prossimamente su questi schermi.


Salomè_KlimtGiudittaDanaidi

martedì 5 agosto 2008

Bellystar nel paese dei quanti

Heisenberg: "∆xp ≥ ħ/2"


Einstein: "Non credo che Dio abbia scelto di giocare a dadi con l'universo"
Bohr:  "Einstein, smettila di dire a Dio cosa deve fare"
Feynman: "Non solo Dio gioca a dadi, ma li lancia dove non possiamo vederli"
Bs:   "Chi?"

martedì 22 aprile 2008

Bellystar e gli uomini del tango


Ti stai rassegnando all'evidenza che l'idea di iscriversi ad un corso di tango argentino
pensando che questo ti avrebbe aiutato a riconciliarti con il genere maschile sia stata un gravissimo errore.
Di seguito, una breve rassegna delle tipologie di uomini che si incontrano ad una lezione di tango per principianti.



a) L'uomo GPS.
Anzichè guidarti con il movimento deciso e fluido del busto,come dovrebbe un buon ballerino, ha deciso che è più semplice utilizzare i comandi vocali: "Gira. Indietro. Attenta!"
E non capisci, attenta a cosa? La donna nel tango va indietro, di solito: è lui che devi stare attento a dove va..



b) L'insicuro.
'Aiutami, dimmi dove sbaglio'.
Ma aiutarlo non puoi, prima di tutto perchè anche tu stai imparando, e comunque considerato che non sei dotata di telepatia non potresti avere idea di quale combinazione voglia eseguire.
Ogni cinque passi improvvisamente si ferma.
Così tu, sorridendo con aria soave, metti il il piede in incrocio, in maniera che lui si convinca che era esattamente lì che voleva portarti, riacquisti la fiducia in se stesso, e riparta.
Ballare il tango con uno così procura lo stesso piacere di una barzelletta sentita per la decima volta.



c) Il convinto.
Sbaglia. Continuamente.
Eppure ti tratta come se a sbagliare fossi tu.
E' lo stesso genere di uomo che, assente alla lezione di scuola guida il giorno in cui hanno spiegato i segnali di precedenza, non si ferma mai quando deve, e poi ti fa pure il gestaccio.
Il  tipo di uomo che inviteresti volentieri a casa, per fargli collaudare la vergine di Norimberga che tieni come complemento d'arredo nell'angolo del soggiorno.
Del resto, l'esperienza ti ha insegnato che con uno così ricorrere alla diplomazia è solo una perdita di tempo.



d) Il manesco.
Non è propriamente cattivo, ma gli manca totalmente la consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che esso occupa.
Sufficientemente preparato sulla teoria, non riesce a mettere in pratica, quindi per farti incrociare o portarti in un 'ocho' usa la forza e stringe troppo.
Il genere di uomo che produce lividi.
Pensi che finirà col procurarne anche a se stesso, il giorno in cui deciderai di ribellarti.
Per ora ti limiti a guardarlo con fare algido e altezzoso e a farlo sentire un idiota.
Oltre, ovviamente, ad evitarlo per quanto ti è possibile.



e) Il Maestro
Abituato com'è a professioniste di alto livello, dimostra verso di te la stessa considerazione di quanta se ne possa avere nei confronti di un mocio vileda troppo usato.
Quando ti utilizza per la dimostrazione, di solito, lo fa per mostrare cosa NON si deve fare,
con il risultato di essere sballottata in malo modo da una parte all'altra in posizioni scomode ed improbabili.
Però, del resto, lui è il Maestro, se lo può permettere.



Ma...per fortuna c'è anche lui.
f) Il ballerino perfetto.
Bravo, ma non professionista, partecipa alla lezione principianti per aiutare il maestro e probabilmente per fornire un po' di conforto alle allieve disperate.
Quando abbraccia non stringe, ma soprattutto non parla.
Ogni tanto sorridendo si limita a ricordarti che non devi irrigidirti, che non puoi essere tu a decidere.
Almeno non nella sala da ballo. Il che costa fatica, ma alla fine, con lui va bene...
 

lunedì 21 aprile 2008

Bellystar e le password



Bellystar, mentre cerca di accedere al sito del più noto mercato online ,

all’ennesimo warning di password errata, decide di chiedere l’aiutino.

 

Fbay:   Hai dimenticato la password ?

Bs:       Bè, veramente pensavo di no, ma è evidente che invece l’ho dimenticata,

            o forse l’ho cambiata e mi son scordata di segnarmela. Ma meno male che c’è l’Fbay…no?

Fbay:   Certo signorina, siamo qui apposta, apposta per le ragazze smemorate come lei.

            Ma anche lei deve aiutarci ad aiutarla, non è che possiamo dare

            la sua password al primo idiota che passa di qui, deve dimostrarci che è veramente lei.

Bs:       Giusto, meno male che ci siete voi...

Fbay:   Compili correttamente almeno due dei seguenti campi

            CAP

            Numero di telefono

            Data di nascita

            Domanda segreta

Bs:       ..mmm vediamo…

            CAP.

            Facile. Ma avrò inserito quello di residenza o quello di domicilio?

            Numero di telefono

            anche qui, 50 e 50..cellulare ? fisso?

            Data di nascita.

            Almeno su questa non ho dubbi, meno male. Una su due è andata.

            Domanda segreta:

            Qual è il cognome del tuo primo ragazzo o della tua prima ragazza ?

            Eh??? Non è possibile che io abbia scelto questa come domanda segreta.

            Ci dev'essere un errore, va bè, lascio il campo vuoto, poi vediamo.

            Invio.

Fbay:   Abbiamo bisogno di più informazioni per verificare la tua identità

Bs:       Ci riprovo.

            Cambio il cap e adesso due risposte son sicuramente esatte,

            se la matematica non è un'opinione..

            Invio

Fbay:   Abbiamo bisogno di più informazioni per verificare la tua identità

Bs:       Ma come? sono io, davvero..senta,

            ho comprato una cosa su Fbay e ho bisogno di chiedere un'informazione al venditore.

Fbay:   Sì, sì…dicono tutti così…

            Abbiamo bisogno di più informazioni per verificare la tua identità

            Rispondi alla domanda segreta

            Qual è il cognome del tuo primo ragazzo o della tua prima ragazza ?

Bs:       Uff ..però, sapete che esiste una cosa che si chiama privacy, sono un tipo riservato, io !

            Comunque, se proprio devo...

            Digita...M@§§|m*.

            Invio

Fbay:   Rispondi alla domanda segreta

            Ho detto il cognome, non il nome.

            Cosa fa, signorina, ci prova?

Bs:       Va bè, avevo letto male...

Fbay:   Insomma, signorina, ci sta prendendo in giro?

            Qual è il cognome del suo primo ragazzo o della tua prima ragazza ?!!

            Non starà mica nascondendo qualcosa?


Dal monitor del pc esce un fascio di luce.


Bs:       Noooo…Va bene, sentite, dirò la verità, ma non torturatemi, vi prego.

Fbay:   Ahhh, ecco .. nasconde qualcosa, era chiaro dall'inizio...

            Bene bene, ALLORA?

Bs:       Bè, cosa vi posso dire, lui era bellissimo, sapete?

            Abbronzatura perfetta, un sorriso da schianto.

            Ero innamoratissima, lo giuro, pensi, è stato amore a prima vista,

            quelle cose che nella vita capitano una, due volte, non di più.

Fbay:  Ma chissenefrega, a noi interessa il COGNOME,

            ce lo dica oppure passiamo alle maniere forti...

Bs:       Bè, insomma, sapete, è successo in vacanza…eravamo ragazzi, romantici sognatori,

            non ci si formalizzava su cose come la posizione sociale, la famiglia...

            Ecco, la verità è che non lo so il cognome,

            non l'ho mai saputo...questa è tutta la verità,ve lo giuro!

Fbay:   Abbiamo bisogno di più informazioni per verificare la tua identità.

Bs:       Aiuto.

Fbay:  Rispondi alla domanda segreta.

Bs:       Capito..resta una cosa sola da fare..




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mercoledì 9 aprile 2008

"Goodbye Forever" look

daryl_hannah_square


Era da un po' di tempo che non rivedevo i "Kill Bill".
Durante la maratona cinefila di ieri notte
ho finalmente realizzato cosa c'era di familiare
nel mio cappottino nuovo.


Sto valutando seriamente il ritorno al biondo
e l'acquisto della benda bicolore.


 


"I might never have liked you. Point of fact, I despise you.
But that doesn't suggest I don't respect you.
Dying in our sleep is a luxury our kind is rarely afforded.
My gift to you."

sabato 15 marzo 2008

Aver visto un appartamento incantevole dove già ti vedevi traslocare
ed esserselo fatto soffiare sotto il naso da una francese
ha avuto lo stesso effetto di una finale persa ai rigori.
Inoltre, l'apertura di nuovi orizzonti,
per ora solo intravisti, sul fronte lavorativo,
ha aggiunto agitazione e pensieri.
Ma non bastava, per coronare una settimana tutto fuorchè tranquilla
si aggiungono il sabato lavorativo e l'appuntamento domenicale
con il proprietario della casa che dovrai lasciare.
E pensi che non ce la puoi fare,
soprattutto perchè la mattina sei ancora sotto l'effetto tango del venerdì sera,
e mentre aspetti che salga il caffè nella moka ti sorprendi
a piegare le ginocchia e a far scivolare un piede sul pavimento.

lunedì 10 marzo 2008

Non è un paese per vecchi - Cohen

Andare a vedere un capolavoro da quattro premi oscar, distrarsi proprio sul finale,
e mentre scorrono i titoli di coda restare con la sensazione che con l'ultimo monologo
forse ti sei persa la morale di tutta la storia.
Non ha prezzo...


 

giovedì 21 febbraio 2008

Ti senti addosso una febbre da cavallo, ma il mercurio non sale oltre i 37.
Voglia di scappare e il bisogno di fumare. 
Vista sfuocata e un vago senso di nausea.
Sarà il senso di insoddisfazione a 360 gradi, o di inadeguatezza, chi può dirlo.
Sarà che dentro porti il lutto per i tuoi neuroni
costretti da troppo tempo in attività inutili e ripetitive.
O sarà anche colpa delle piccole delusioni quotidiane, taglienti, inaspettate.
Sarà.
Ma non c'è nulla che si possa fare, se non sorridere,
e continuare a far finta di niente.
Ci sono abiti e scarpe per la danza da trovare,
e doppie punte da eliminare.
E son problemi...

lunedì 18 febbraio 2008

e allora...tango!


tangoBreve cronistoria del corso di tango argentino



Alla lezione di prova ti eri presentata scompagnata.
Il coinquilino all'inizio aveva accettato di immolarsi per questa nobile causa,
ma con poca intenzione, all'ultimo momento ti aveva bidonato.
Il maestro aveva saputo incantarci parlando della storia
di questo ballo misterioso e affascinante.
In più, venire a conoscenza del fatto che in alcune parti del globo esistono luoghi
dove anche persone sopra i 22 anni possono ballare tutta la notte,
senza sembrare ridicoli e senza ricorrere all'assunzione di molecole sintetiche,
ti apre nuove prospettive per futuri alternativi.
Il passaggio dalla teoria alla pratica invece era stato difficile,
in sala c'erano tantissime persone; in più l'insegnante,
dopo aver capito che poteva usarti come cavia senza troppi problemi,
ogni tanto ti agguantava all'improvviso per la dimostrazione.



Pur sapendo perfettamente che per imparare a ballare ci vorranno diversi mesi,
pensi che sia meglio portarsi avanti con l'acquisto di un abbigliamento adeguato.
E così, l'effetto tango si è subito materializzato. 
Il giorno dopo, davanti alle vetrine di scarpe, gli occhi si posavano inevitabilmente su tacchi vertiginosi.
Alla fine ho ceduto ed un paio di loro è venuto a casa con me.
Ora ho delle scarpe meravigliose: nere, scollate, con cinturino e tacco 9, a stiletto.
Quasi impossibili da indossare, ma bellissime.



Venerdi c'è stata la prima lezione ufficiale del corso.



Teoria.
Regola numero uno.
- Nel tango è l'uomo che guida.
Questo era noto, ma non basta, perchè c'è di più, la chiave di tutto sta nella
regola numero due.
- Nel tango la donna non deve mai pensare.
Mai pensare, perchè se pensa anticipa, e se anticipa frena il movimento. 
Peccato che tu a non pensare non ce la fai, in effetti in quel preciso istante pensi di aver fatto la cazzata.
Se non devi ragionare sei capitata nel posto sbagliato, sei già sul punto di chiedere indietro i soldi dell'iscrizione.



Dimostrazione.
Li vedi ballare: il maestro, in coppia con la sua compagna.
Un Tango, una Milonga, un Valzer.
Perchè il tango si può ballare anche sul ritmo in 3/4, ma marcando l'1, anzichè il 2 e il 3.
Osservi le linee delle gambe, soprattutto, e poi il gioco dei piedi.
Splendido. Ora capisci che sì, sei nel posto giusto.
Mentre li guardi però ti domandi come diavolo faccia, lei, a sapere esattamente cosa fare, senza pensare.
A lasciarsi guidare, a lasciar fare a lui, senza dare l'impressione di essere un ciocco di legno.
Forse abbiamo una specie di interruttore, che va trovato, e spento. E poi il corpo è in grado di fare da se'.
Il problema è come trovarlo, l'interruttore, quello che disabilita tutto.
Tutto, non solo le funzioni parziali.



Pratica.
Il maestro sembra contento, ma puoi fare di più.
Allo scopo di farti capire quale effetto dare al movimento, elargisce preziosi consigli...



M: " Rilassati, come fosse una passeggiata, fai come...
       come se stessi andando a fare shopping. "
Bs: " Capito! E' facile, allora !"
 
Chiudi gli occhi, pensi alle vetrine, fai un bel respiro.
1 passo-2 passi. Fermi.



M:    " Ma no, cara, non va bene così, non puoi partire in quarta, devi aspettare...
         questo è shopping a 100km orari! "
Bs:  " Ma caro, io sono una professionista dello shopping estremo.
          Come potrei altrimenti svaligiare un outlet in una sola pausa pranzo ? "
M:    " Ecco, appunto...meglio trovare un altro paragone... "

mercoledì 30 gennaio 2008

Domani nella battaglia pensa a me - J. Marías

Una donna va in camera da letto con il suo amante,
il figlio piccolo messo a dormire con molta fatica.
Poi improvvisamente si sente male, si mette sdraiata su un fianco.
E muore.
E poi? E poi l'uomo con il quale avrebbe dovuto fare l'amore se ne va da quella casa,
ma lei non se ne va da lui, e l'uomo continua a cercare fili invisibili che li tengano legati.
Rimane 'haunted', in preda ad una sorta di incantamento,
come se quella stessa sera avesse contratto una strana forma di paranoia,
o la consapevolezza che quella morte in qualche modo ridicola
sia l'inizio del compimento di un ancora incomprensibile destino,
e non si possa far altro che assecondarlo.
Forse tutti prima o poi, cadiamo in questa trappola, anche se non per tutti
il motivo scatenante è così drammatico, o le conseguenze così pesanti.
Tutti? O c'è un modo di essere così liberi, o così mediocri da non farsi condizionare
nemmeno dalla morte che ci si presenta davanti agli occhi ?


"Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale,
e lascia cadere la tua lancia rugginosa.
Che io pesi domani sopra la tua anima,
che io sia piombo dentro al tuo petto
e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia.
Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori"


 Riccardo III W.Shakespeare

lunedì 7 gennaio 2008

La calza della Befana

Finite ufficialmente le feste.
Di fare bilanci non se ne parla, proprio non me la sento...
a parte un blog in più e 6 punti in meno sulla patente,
su questo 2007 non saprei pronunciarmi.
Buoni propositi per il nuovo anno però ce ne sono, ne faccio sempre.
I miei buoni propositi non sono mai cose particolarmente impegnative,
tipo smettere di fumare, dimagrire, iscrivermi in palestra o essere più buona.
(Tra queste,  escluderei senz'altro l' essere più buona.)
In genere si tratta, per così dire, di buoni propositi molto terra-terra.


Bene, quest'anno il buon proposito consiste nella dismissione, definitiva e totale,
di un capo di abbigliamento ampiamente utilizzato dal pubblico femminile,
che però non trova il favore degli osservatori maschili perchè decisamente antiestetico.
Eh, sì..le ragazze mi capiranno, sto parlando del gambaletto
(definito altresì "gambaletto antistupro", per motivi che qui non approfondiremo).
Il gambaletto ti guarda dalle vetrine, colorato, 'simpatico', ma soprattutto comodo. E cedi.
Poi lo porti a casa, te lo infili e..bè, nello specchio
meglio non guardarsi, già sei bassa di tuo, poi con questa gamba coperta per metà...
Ma quali alternative ci sono?
Collant? Autoreggenti? Soluzioni sicuramente più costose, ma soprattutto scomode.
Ti rassegni, infili il malaugurato indumento e speri
di non incontrare proprio oggi il Principe Azzurro.
Se capitasse un appuntamento fuori programma, con quei cosi lì addosso
sarebbe sicuramente anche l'ultimo.


La sera torni a casa (sola), te lo togli, ma il segno della sua presenza è sempre lì.
Un cerchio netto al di sotto del ginocchio,
nella migliore delle ipotesi rosso, nella peggiore livido.
Ma quest'anno ho detto basta, fortunatamente la moda ha voluto
che tornassero di moda le parigine.
Ce ne sono anche di cotone, sono morbide, calde, e non si smagliano!
E' vero, non funzionano come le autoreggenti, infatti la prima volta che le ho indossate
dopo dieci minuti si era formato un bel rotolino di calza all'altezza dello stivale.
Un bel problema, ma anche per questo ho trovato una soluzione sorprendente : il reggicalze
Capo di vestiario a me finora sconosciuto, ma che ho scoperto non
essere poi così complicato, ci vuole solo un minuto in più al giorno per indossarlo
e le calze non si spostano per tutta la giornata.
Una meraviglia.


Quindi questo finesettimana l'ho dedicato alle calze,
solo che quest'anno anzichè portarle in giro per l'Italia,
è partita la caccia al gambaletto nei miei armadi e cassetti.
Ne sono usciti da ogni dove, e di ogni tipo: velati, opachi, corti, lunghi,
a righe e a fiori, di nylon e di cotone.
In realtà non è stato difficile decidersi all'estremo saluto,
quasi tutti i soggetti si dimostravano bucati, rammendati o spaiati.
Non andavano bene nemmeno per essere riciclati come calze per il carbone.


E oggi sono qui, con il mio nuovo look al di sotto della cintura.
Sempre Befana resto, ma una Befana con il reggicalze.


sexy_vintage_witch

giovedì 3 gennaio 2008

Il mistero della resuscitazione delle dive.

Probabilmente a corto di notizie nel periodo postnatalizio (anche per quest'anno niente tsunami, eh ??)
ieri nelle pagine web dei principali quotidiani è comparso un articolo
su quello che sarebbe l'ultimo motivo di scontro diplomatico tra Israele e Egitto.
Ultimo non solo in ordine temporale, temo.


Dal sito di Repubblica:
Eilat, cittadina israeliana sul Mar Rosso, organizza un festival internazionale.
Dal Cairo la stampa all'attacco: "Un affronto, vogliono rubarci la nostra tradizione".

Danza del ventre, per l'antico ballo
ultima "guerra" tra Egitto e Israele


Ora, di per se' nella notizia non ho trovato nulla di strano,
ne' nel fatto che Israele abbia deciso di promuovere una nuova edizione di un
festival sulla danza orientale, ormai popolarissima ovunque,
ne' nel fatto che una parte della stampa egiziana abbia trovato qualcosa da ridire.


Quello che letteralmente mi ha lasciato a bocca aperta 
è stato un particolare dell'articolo riportato sulla pagina degli esteri di Repubblica,
che cito testualmente:


"L'anno scorso gli organizzatori del festival fecero
ponti d'oro a Tahia Karioka e Samia Gamal,
star degli anni d'oro della danza del ventre,
ma loro si rifiutarono di andare a Eilat"


Oh, ecco, finalmente una buona notizia !!
Le due dive della danza orientale in realtà non sono
decedute come tutti credono, ma, insieme a Jim Morrison, Elvis e numerosi altri,
sono dunque ancora vive e vegete !
Forse si sono rifiutate di andare ad Eilat perchè sull'isola dove vivono insieme agli
altri colleghi c'è molto meno casino che sul Mar Rosso..


La speranza si è vanificata oggi, con la triste sorpresa che Repubblica ha provveduto a modificare l'articolo, eliminando quello che era evidentemente solo uno strafalcione dell'autore,
ma se volete, la versione di ieri era stata provvidenzialmente riportata per intero da una blogger, qui.


Ah, mi son dimenticata... buon anno a tutti !!!