mercoledì 30 gennaio 2008

Domani nella battaglia pensa a me - J. Marías

Una donna va in camera da letto con il suo amante,
il figlio piccolo messo a dormire con molta fatica.
Poi improvvisamente si sente male, si mette sdraiata su un fianco.
E muore.
E poi? E poi l'uomo con il quale avrebbe dovuto fare l'amore se ne va da quella casa,
ma lei non se ne va da lui, e l'uomo continua a cercare fili invisibili che li tengano legati.
Rimane 'haunted', in preda ad una sorta di incantamento,
come se quella stessa sera avesse contratto una strana forma di paranoia,
o la consapevolezza che quella morte in qualche modo ridicola
sia l'inizio del compimento di un ancora incomprensibile destino,
e non si possa far altro che assecondarlo.
Forse tutti prima o poi, cadiamo in questa trappola, anche se non per tutti
il motivo scatenante è così drammatico, o le conseguenze così pesanti.
Tutti? O c'è un modo di essere così liberi, o così mediocri da non farsi condizionare
nemmeno dalla morte che ci si presenta davanti agli occhi ?


"Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale,
e lascia cadere la tua lancia rugginosa.
Che io pesi domani sopra la tua anima,
che io sia piombo dentro al tuo petto
e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia.
Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori"


 Riccardo III W.Shakespeare

lunedì 7 gennaio 2008

La calza della Befana

Finite ufficialmente le feste.
Di fare bilanci non se ne parla, proprio non me la sento...
a parte un blog in più e 6 punti in meno sulla patente,
su questo 2007 non saprei pronunciarmi.
Buoni propositi per il nuovo anno però ce ne sono, ne faccio sempre.
I miei buoni propositi non sono mai cose particolarmente impegnative,
tipo smettere di fumare, dimagrire, iscrivermi in palestra o essere più buona.
(Tra queste,  escluderei senz'altro l' essere più buona.)
In genere si tratta, per così dire, di buoni propositi molto terra-terra.


Bene, quest'anno il buon proposito consiste nella dismissione, definitiva e totale,
di un capo di abbigliamento ampiamente utilizzato dal pubblico femminile,
che però non trova il favore degli osservatori maschili perchè decisamente antiestetico.
Eh, sì..le ragazze mi capiranno, sto parlando del gambaletto
(definito altresì "gambaletto antistupro", per motivi che qui non approfondiremo).
Il gambaletto ti guarda dalle vetrine, colorato, 'simpatico', ma soprattutto comodo. E cedi.
Poi lo porti a casa, te lo infili e..bè, nello specchio
meglio non guardarsi, già sei bassa di tuo, poi con questa gamba coperta per metà...
Ma quali alternative ci sono?
Collant? Autoreggenti? Soluzioni sicuramente più costose, ma soprattutto scomode.
Ti rassegni, infili il malaugurato indumento e speri
di non incontrare proprio oggi il Principe Azzurro.
Se capitasse un appuntamento fuori programma, con quei cosi lì addosso
sarebbe sicuramente anche l'ultimo.


La sera torni a casa (sola), te lo togli, ma il segno della sua presenza è sempre lì.
Un cerchio netto al di sotto del ginocchio,
nella migliore delle ipotesi rosso, nella peggiore livido.
Ma quest'anno ho detto basta, fortunatamente la moda ha voluto
che tornassero di moda le parigine.
Ce ne sono anche di cotone, sono morbide, calde, e non si smagliano!
E' vero, non funzionano come le autoreggenti, infatti la prima volta che le ho indossate
dopo dieci minuti si era formato un bel rotolino di calza all'altezza dello stivale.
Un bel problema, ma anche per questo ho trovato una soluzione sorprendente : il reggicalze
Capo di vestiario a me finora sconosciuto, ma che ho scoperto non
essere poi così complicato, ci vuole solo un minuto in più al giorno per indossarlo
e le calze non si spostano per tutta la giornata.
Una meraviglia.


Quindi questo finesettimana l'ho dedicato alle calze,
solo che quest'anno anzichè portarle in giro per l'Italia,
è partita la caccia al gambaletto nei miei armadi e cassetti.
Ne sono usciti da ogni dove, e di ogni tipo: velati, opachi, corti, lunghi,
a righe e a fiori, di nylon e di cotone.
In realtà non è stato difficile decidersi all'estremo saluto,
quasi tutti i soggetti si dimostravano bucati, rammendati o spaiati.
Non andavano bene nemmeno per essere riciclati come calze per il carbone.


E oggi sono qui, con il mio nuovo look al di sotto della cintura.
Sempre Befana resto, ma una Befana con il reggicalze.


sexy_vintage_witch

giovedì 3 gennaio 2008

Il mistero della resuscitazione delle dive.

Probabilmente a corto di notizie nel periodo postnatalizio (anche per quest'anno niente tsunami, eh ??)
ieri nelle pagine web dei principali quotidiani è comparso un articolo
su quello che sarebbe l'ultimo motivo di scontro diplomatico tra Israele e Egitto.
Ultimo non solo in ordine temporale, temo.


Dal sito di Repubblica:
Eilat, cittadina israeliana sul Mar Rosso, organizza un festival internazionale.
Dal Cairo la stampa all'attacco: "Un affronto, vogliono rubarci la nostra tradizione".

Danza del ventre, per l'antico ballo
ultima "guerra" tra Egitto e Israele


Ora, di per se' nella notizia non ho trovato nulla di strano,
ne' nel fatto che Israele abbia deciso di promuovere una nuova edizione di un
festival sulla danza orientale, ormai popolarissima ovunque,
ne' nel fatto che una parte della stampa egiziana abbia trovato qualcosa da ridire.


Quello che letteralmente mi ha lasciato a bocca aperta 
è stato un particolare dell'articolo riportato sulla pagina degli esteri di Repubblica,
che cito testualmente:


"L'anno scorso gli organizzatori del festival fecero
ponti d'oro a Tahia Karioka e Samia Gamal,
star degli anni d'oro della danza del ventre,
ma loro si rifiutarono di andare a Eilat"


Oh, ecco, finalmente una buona notizia !!
Le due dive della danza orientale in realtà non sono
decedute come tutti credono, ma, insieme a Jim Morrison, Elvis e numerosi altri,
sono dunque ancora vive e vegete !
Forse si sono rifiutate di andare ad Eilat perchè sull'isola dove vivono insieme agli
altri colleghi c'è molto meno casino che sul Mar Rosso..


La speranza si è vanificata oggi, con la triste sorpresa che Repubblica ha provveduto a modificare l'articolo, eliminando quello che era evidentemente solo uno strafalcione dell'autore,
ma se volete, la versione di ieri era stata provvidenzialmente riportata per intero da una blogger, qui.


Ah, mi son dimenticata... buon anno a tutti !!!