domenica 25 dicembre 2022

Regali & Ricicli

Ok alla moda dei regali gender neutral, ok anche a non sprecare.

Però che tua madre in tua presenza dica a tuo fratello: "Questo sarebbe il tuo regalo, ma se non lo vuoi lo do a lei".

Ecco...mi sembra un po' troppo.

sabato 3 dicembre 2022

Noir o noir?

Attraversare Milano con la pioggia per assistere alla premiazione del Premio Scerbanenco o rileggere Scerbanenco sotto le coperte mentre fuori piove?

Va be'. Era facile.

lunedì 22 agosto 2022

E' una parola.

C'è che a volte ancora mi incasino.

Quello che un tempo era la normalità adesso succede di rado. Ma sì, ogni tanto succede ancora. E improvvisamente, per un nonnulla, tutto cambia: una parola sbagliata, il commento di un estraneo, una cosa che fai perché ha senso fare ma non ne hai voglia...insomma, una cosa qualsiasi che rovina la giusta armonia delle cose.

Ma prima andava tutto bene e dopo è tutto sbagliato. 

E come spiegarlo a chi non sta nel tuo cervello è una parola. Di solito inizia per D.

sabato 25 giugno 2022

Vuelvo ar sur

Al sud se c'è un ingorgo in autostrada la gente scende dalle macchine per fare il pic nic. 

Qualcuno improvvisa una partitella a basket. 

I più ansiosi trasformano la corsia di emergenza (se così si può chiamare) nello struscio del sabato pomeriggio in centro

martedì 17 maggio 2022

Di malati di cuore e in inverno

Alla fine, non si sa bene come, nonostante gli affetti acquisiti negli anni, non puoi non riconoscere che le persone che ti hanno capito meglio sono quelle che se ne sono andate lasciando canzoni indimenticabili. 

"Da uomo avvertire il tempo sprecato a farti narrare la vita dagli occhi

E mai poter bere alla coppa d'un fiato ma a piccoli sorsi interrotti" [Un malato di cuore - FDA]

Oppure quelle che ti scrivono ricette senza fare troppe domande.

https://stilenoir.blogspot.com/2007/11/un-cuore-in-inverno.html

[Autocitazione, giusto per rifare il punto della situazione]


giovedì 24 marzo 2022

Revenant - Rediviva

Altro viaggio verso sud, per rimettersi in pari con pezzi di vita che ti sei persa. Troppi, negli ultimi anni. In generale, troppi.

Lavorare parlando quasi sempre una lingua diversa mi ha fatto tornare la voglia di scrivere. L'elaborazione del pensiero va di pari passo con il numero di parole che conosciamo, dicono. Sarà per questo che l'elettroencefalogramma, se sei costretto a parlare per molto tempo una lingua che non conosci bene, resta lì, piatto. 

E allora ci (ri)proviamo...