Ok alla moda dei regali gender neutral, ok anche a non sprecare.
Però che tua madre in tua presenza dica a tuo fratello: "Questo sarebbe il tuo regalo, ma se non lo vuoi lo do a lei".
Ecco...mi sembra un po' troppo.
A metà tra un blog e un manuale di sopravvivenza.
Un modo come un altro per uscire indenni dal fastidio della vita quotidiana.
Ok alla moda dei regali gender neutral, ok anche a non sprecare.
Però che tua madre in tua presenza dica a tuo fratello: "Questo sarebbe il tuo regalo, ma se non lo vuoi lo do a lei".
Ecco...mi sembra un po' troppo.
Attraversare Milano con la pioggia per assistere alla premiazione del Premio Scerbanenco o rileggere Scerbanenco sotto le coperte mentre fuori piove?
Va be'. Era facile.
C'è che a volte ancora mi incasino.
Quello che un tempo era la normalità adesso succede di rado. Ma sì, ogni tanto succede ancora. E improvvisamente, per un nonnulla, tutto cambia: una parola sbagliata, il commento di un estraneo, una cosa che fai perché ha senso fare ma non ne hai voglia...insomma, una cosa qualsiasi che rovina la giusta armonia delle cose.
Ma prima andava tutto bene e dopo è tutto sbagliato.
E come spiegarlo a chi non sta nel tuo cervello è una parola. Di solito inizia per D.
Al sud se c'è un ingorgo in autostrada la gente scende dalle macchine per fare il pic nic.
Qualcuno improvvisa una partitella a basket.
I più ansiosi trasformano la corsia di emergenza (se così si può chiamare) nello struscio del sabato pomeriggio in centro
Alla fine, non si sa bene come, nonostante gli affetti acquisiti negli anni, non puoi non riconoscere che le persone che ti hanno capito meglio sono quelle che se ne sono andate lasciando canzoni indimenticabili.
"Da uomo avvertire il tempo sprecato a farti narrare la vita dagli occhi
E mai poter bere alla coppa d'un fiato ma a piccoli sorsi interrotti" [Un malato di cuore - FDA]
Oppure quelle che ti scrivono ricette senza fare troppe domande.
https://stilenoir.blogspot.com/2007/11/un-cuore-in-inverno.html
[Autocitazione, giusto per rifare il punto della situazione]
Altro viaggio verso sud, per rimettersi in pari con pezzi di vita che ti sei persa. Troppi, negli ultimi anni. In generale, troppi.
Lavorare parlando quasi sempre una lingua diversa mi ha fatto tornare la voglia di scrivere. L'elaborazione del pensiero va di pari passo con il numero di parole che conosciamo, dicono. Sarà per questo che l'elettroencefalogramma, se sei costretto a parlare per molto tempo una lingua che non conosci bene, resta lì, piatto.
E allora ci (ri)proviamo...