martedì 19 gennaio 2010

Resti incredula, come ogni volta.
Eppure, rifletti, questa volta sei stata attenta. Sei andata preparata alla battaglia.
Armatura temprata, maglia sottile,
così sottile che solo la punta di uno spillo sarebbe potuta passare.
Ma ora sei di nuovo lì a cercare di fermare il sangue.


Inevitabile, pensi. inevitabile, se continui a voler infrangere le regole.
Le regole. Spietate, ma chiare.
Proibito chiedere. Proibito desiderare.
Le infrangi, testarda, come voler trovare una falla in un sistema che sai essere perfetto.
Non si può. Ora non resta che arginare i danni.
Tieni giù la testa, stringi i denti (non fa male)
Trattieni il fiato. (non fa male).
Passerà.


"Passerà questa pioggia sottile
come passa il dolore."

martedì 12 gennaio 2010

Bellystar a lezione di Pilates

Uno dei presupposti per sottoporsi volentieri ad un'attività fisica faticosa è che questa si svolga in un'atmosfera piacevole e accogliente.
Alla lezione di prova del corso desiderato capisci che aria tira in meno di dieci minuti.


Appena varchi la soglia una delle allieve ti guarda in cagnesco facendoti notare che "FORSE NON HAI CHIUSO BENE LA PORTA".
Ok, ti scusi di aver commesso il gravissimo errore di non aver notato il gommino antispiffero che ne consente la chiusura ermetica solo dopo una spinta più che energica.
Tralasci di commentare che l'antispiffero due settimane prima non c'era, e che evidentemente tu non sei la donna bionica, altrimenti non saresti ad una lezione per principianti.


L'insegnante, una signora cicciottella, che a prima vista sembra goffa, ma soprattutto molto agitata, ti prende subito di mira.
Appena ti presenti con gli abiti per la lezione ti scruta e come prima cosa ti chiede: "Tu! Sei una ballerina?"
Inutile spiegare che sì, studi danza, ma "ballerina" è una parola grossa: da quel momento in poi sarai la "ballerina". E comunque, la stessa domanda te l'ha fatta due giorni prima la cassiera del supermercato, quindi, pensi, non è indicativo del livello di conoscenza della sciura in fatto di danza e danzatori.


Inizia la pratica e cerchi di fare mente locale sui principi del metodo Pilates: le poche nozioni che hai sono le seguenti:
1)  Il 'Pilates' modella il corpo, donando a chi lo pratica un aspetto armonioso ed elegante.
E' per questo motivo che sei lì, ma non ti spieghi l'aspetto dell'insegnante, comunque si sa che non tutte le ciambelle vengono col buco e passi oltre.
2) E' importante eseguire gli esercizi con particolare concentrazione e precisione perchè è facile farsi male.
Appunto. Dopo innumerevoli esercizi svolti sulla base della pura imitazione metti tutta la tua concentrazione nello sforzarti il meno possibile, almeno per cercare di limitare i danni, senza comunque riuscire ad evitare un dolore al polpaccio che se ne va solo dopo diversi giorni.
3) Uno dei benefici che si riscontrano in chi pratica il Pilates è un aumento dell'autostima.
Sì, forse dopo molto molto tempo, quando avrai un corpo perfetto, visto che le tue carenze in fatto di muscolatura vengono evidenziate con frasi del tipo: "Tu hai bisogno di esercizi per le braccia, guarda lì che roba molliccia.."


Già queste sarebbero motivazioni più che sufficienti per non ripresentarsi più a lezione e rivolgersi a qualcuno di più professionale.
Ma ad aggravare lo scenario c'è anche il fatto che quando il tuo maestro di tango arriva per la lezione successiva ti trova a quattro zampe sul pavimento, sedere per aria, perizoma in vista e una palla di gommapiuma ben salda tra gli adduttori.
Questo è veramente imperdonabile...
 

mercoledì 6 gennaio 2010

Lo sciopero della Befana

BefanaNiente calza, quest'anno?
Non stupitevi, non c'è niente di strano...non mi sono persa e non ci sono errori.
Quest'anno la Befana ha deciso di esercitare il diritto allo sciopero.
Eh sì, so che per molti sarà una sorpresa, ma anche io sono una lavoratrice, non crederete che tutti gli anni io salga in groppa ad una scopa in pieno inverno a scorrazzare su e giù per l'Italia con un carico di carbone così, solo perchè mi piace?
E' stata una decisione combattuta, sulle motivazioni non mi dilungo,
ma era da un bel po' di tempo che covavo una certa scontentezza...
tutto questo proliferare di feste di halloween e di sedicenti maghi e streghette ormai ha rubato la scena a chi come me svolge da anni un onesto e utile servizio alla comunità.
E mi sono anche stancata di tutti questi delatori che mi ritraggono come una vecchia babbiona con le scarpe rotte e vestita di stracci, (non è vero, chi legge il mio blog lo sa benissimo, solo che con quel che mi pagano non posso certo permettermi vestiti all'ultima moda).
E' che la gente se ne approfitta, tutti sanno che la Befana è una strega, ma pensano che sia una strega buona,
quindi per me è difficile anche far valere i più semplici diritti: ho chiesto ai miei superiori una scopa nuova dieci anni fa, e ancora non ho ricevuto risposta.
Bene, sapete che vi dico? Vi sbagliate, perchè, citando una mia vecchia amica di poker,
'Quando sono buona so essere molto buona, ma quando sono cattiva sono anche meglio'
Quindi questa notte ho fatto fagotto e me ne sono andata in montagna.
Se volete i vostri dolcetti vi consiglio di andare di porta in porta urlando 'dolcetto o scherzetto',
oppure chiedete a lui, che ha pure la firebolt e ci mette un attimo ad arrivare.
Sempre che non inventi una scusa, il cialtrone, tipo che non può perchè ha un drago per le mani (sappiate che è una balla: i draghi non esistono).


Lo sciopero della Befana
 

lunedì 4 gennaio 2010

Donnie Darko

Nella scala di valori di una persona che a dodici anni è rimasta traumatizzata dalla visione de "L'esorcista", Donnie Darko è un film dell'orrore.

Rivederlo una seconda volta, oltre a confermare l'impressione che sia davvero un bel film,
mi è servito anche per rendermi conto che il coniglio mannaro in fondo non fa poi così tanta paura.
In fondo, molto in fondo.